Terapia chirurgica mini-invasiva dell’emicrania e della cefalea di tipo tensivo: indagine istologica dei tessuti coinvolti nella patogenesi

Abstract

L’emicrania e la cefalea di tipo tensivo sono tipologie di cefalea primitiva secondo la classificazione ICHD-3. Entrambe hanno elevata prevalenza, l’emicrania è anche associata ad un’elevata disabilità, infatti risulta essere la prima causa di disabilità nei soggetti sotto i 50 anni, determinando quindi anche un enorme costo per la società. Sono disponibili diversi approcci terapeutici: trattamenti farmacologici di prevenzione e di trattamento dell’attacco acuto, iniezioni di tossina botulinica di tipo A, utilizzo di dispositivi neuro-modulatori. Il trattamento chirurgico mini-invasivo si basa sulla teoria patogenetica extra-cranica, secondo cui alla base del dolore emicranico vi sono delle fibre nervose sensitive trigeminali che vengono compresse da muscoli e arterie. La tecnica chirurgica consiste quindi nell’effettuare dissezione muscolare, arteriectomia e neurolisi per eliminare la compressione nervosa. L’intervento viene effettuato in diversi trigger points a seconda della sede di insorgenza del dolore riferita dal paziente; i principali sono i trigger points occipitale, temporale e frontale. Lo scopo del nostro studio è dimostrare dal punto di vista istopatologico la presenza di alterazioni microscopiche nei tessuti a livello dei trigger points, quindi nel tessuto arterioso e nel tessuto connettivo di sostegno perilesionale. Tramite 20 biopsie con diverse colorazioni abbiamo valutato alcuni parametri specifici per i due tipi di tessuti, di cui i principali ad essere risultati alterati sono stati per la componente arteriosa l’ispessimento della lamina elastica interna e per la componente connettivale la perdita e frammentazione delle fibre elastiche e la fibrosi. Inoltre, sono stati esaminati 2 campioni provenienti da interventi di emicrania nummulare, una rara forma di emicrania con dolore circoscritto in un’area di 4-6 centimetri di diametro; in questi campioni si evidenzia la presenza di fibrosi a livello dermico e l’alterazione delle fibre elastiche.

Migraine and tension-type headache are two types of primary headache according to the ICHD-3 classification. Both have a high prevalence and migraine is also associated with high disability, in fact it appears to be the first cause of disability in people under the age of 50, thus also causing a huge social cost. Different therapeutic approaches are available, such as pharmacological treatments for prevention and treatment of the acute attack, injections of botulinum toxin type A, use of neuromodulating devices. Minimally invasive surgical treatment is based on the extra-cranial pathogenetic theory, according to which some trigeminal sensitive nerve fibers that are compressed by muscles and arteries are the basis of migraine pain. The surgical technique therefore consists of performing muscle dissection, arterioctomy and neurolysis to eliminate nerve compression. The operation is carried out in different trigger points depending on the pain onset site reported by the patient; the main ones are the occipital, temporal and frontal trigger points. The aim of our study is to demonstrate from a histopathological point of view the presence of microscopic alterations in the tissues sited in the trigger points, therefore in the arterial tissue and in the perilesional support connective tissue. Through 20 biopsies with different stainings we evaluated some specific parameters for the two tissues, of which the main ones to be altered were for the arterial component the thickening of the internal elastic lamina and for the connective component the loss and fragmentation of the elastic fibers and fibrosis. In addition, 2 samples from operations for nummular migraine, a rare form of migraine with pain confined to an area 4-6 centimeters in diameter, were examined; in these samples the presence of dermal fibrosis and the alteration of the elastic fibers were highlighted.