Broncoscopia nei pazienti con emottisi e imaging negativo in una coorte di 3737 procedure

Abstract

L’emottisi con imaging negativo è un sanguinamento senza cause rilevabili alla radiografia (RX)/tomografia computerizzata (TC) del torace o con isolato riscontro di ‘alveolite emorragica’, (opacità che identifica il sito di sanguinamento). Al momento sussiste indicazione broncoscopica in imaging negativa per emottisi recidivante e/o moderata. Questo studio retrospettivo e prospettico ha come obiettivo primario di valutare se la broncoscopia, nei pazienti con emottisi e imaging negativo, può aiutare nell’iter diagnostico. Obiettivi secondari sono la valutazione di recidive di emottisi o lo sviluppo di neoplasia polmonare. In letteratura è poco rappresentato l’iter broncoscopico diagnostico dell’emottisi, soprattutto con imaging negativo/emottisi lieve e non recidivante. Su 3737 broncoscopie in totale eseguite (gennaio 2019/marzo 2023) abbiamo analizzato 70 pazienti con emottisi; 33 (47,1 %) presentavano imaging negativo. In corso di broncoscopia sono stati eseguiti BAS (broncoaspirato) e/o BAL (broncolavaggio alveolare). 12 pazienti (36,3%) con imaging negativo hanno presentato positività microbiologica trattata secondo antibiogramma. 10 (30,3 %) di questi, a seguito di terapia mirata, non hanno più recidivato. 2 (6,1 %) sono stati trattati due volte per una recidiva di Aspergillosi, senza ulteriori recidive. Un paziente con imaging negativo (3%) ha sviluppato una neoplasia polmonare (decesso dopo 12 mesi). La positività microbiologica nel 36,3 % può fornire indicazione per l’esecuzione di broncoscopia in tutti i gradi di emottisi, in elezione ed in stabilità emodinamica. Vista l’assenza di linee guida nazionali, sarebbe utile stilare anche un protocollo. I dati sullo sviluppo oncologico sono limitati nella nostra casistica e in letteratura. Potrebbe essere utile proseguire con follow-up radiologico a 6 e 12 mesi. Questo potrebbe essere lo spunto per uno studio prospettico per correlare emottisi in imaging negativo e sviluppo nel medio termine di neoplasia.

“Negative imaging hemoptysis" refers to bleeding that occurs without detectable causes on chest X-ray/ (computed tomography) CT scan or with "hemorrhagic alveolitis" (opacity indicating the bleeding site). There is little literature about the necessity of bronchoscopy in the diagnostic process. Currently, bronchoscopy is indicated after a negative CT scan/X-ray in cases of recurrent hemoptysis or when the bleeding is moderate. The primary objective of this retrospective/prospective study is to evaluate if performing bronchoscopic procedures in cases of hemoptysis and negative imaging can be decisive in the diagnostic process. The secondary objectives include assessing any recurrence of hemoptysis and the development of lung pathology. We performed 3,737 bronchoscopies between January 2019 and March 2023; we analyzed 70 patients. 33 patients (47,1%) had negative imaging, BAL (bronchoalveolar lavage) and/or BAS (bronchial aspirate) were performed. Microbiological positivity was identified in 12 patients (36,3%) with negative imaging. Patients were treated according to the antibiogram. Of those, 10 (30,3%) didn’t have hemoptysis recurrence. Two (6,1%) were treated twice due to a recurrence of Aspergillosis, then they stopped bleeding. One patient with negative imaging (3%) developed lung cancer and he died 12 months later. So, performing BAL/BAS could be recommended for hemodynamically stable patients; the microbiological positivity in 12 of 33 BAS/BAL (36,3%) may be a significant finding to consider the procedures useful for all degrees of hemoptysis. There aren’t national guidelines, it would be useful to establish a protocol. Literature about oncological data is limited. It could be adequate a follow-up at 6-12 months to investigate the development of neoplasia. Maybe it would be necessary a prospective study to examine the correlation between cryptogenic hemoptysis and the development in medium time of lung cancer.