Studio epidemiologico dei disturbi del sonno e del funzionamento diurno in un gruppo consecutivo di persone con epilessia in un Centro Regionale di terzo livello

Abstract

Obiettivo Descrivere la prevalenza e le associazioni dei disturbi del sonno in pazienti epilettici nel Centro Sonno e Epilessia. Materiali Sono stati compilati 3 questionari: Pittsburgh Sleep Quality Index, Epworth Sleepiness Scale, Insomnia Severity Index. Si è raccolta la prevalenza di punteggi anomali dei questionari e si sono raggruppati i pazienti epilettici in base a libertà da crisi, numero di farmaci antiepilettici (ASM), recenti modifiche degli ASM, ASM di nuova/vecchia generazione. Si sono confrontati i risultati dei questionari tra i gruppi oltre alle correlazioni tra libertà da crisi, numero di ASM, cambio negli ASM all'ultima visita, ASM di nuova/vecchia generazione con PSQI, ESS, ISI. Risultati 85 dei 189 pazienti sono epilettici: di cui 4,71% con ISI anormale, 18,82% ESS anormale, 62,35% PSQI anormale. Nelle sottovoci del PSQI, il 25,88% ha durata del sonno anormale, l'84,71% disturbi del sonno, il 45,88% latenza del sonno anormale, il 18,82% disturbi diurni, l'84,71% efficacia del sonno anormale, il 12,94% qualità del sonno anormale, il 17,64% necessità di farmaci per il sonno. I pazienti con libertà da crisi hanno spesso una latenza del sonno anormale e meno disturbi diurni, la necessità di cambiare ASM aumenta l'uso di farmaci per il sonno, nella monoterapia si ha di rado un ESS anormale e spesso una latenza del sonno anormale, i pazienti con nuovi ASM hanno meno disturbi del sonno. La libertà da crisi è inversamente correlata a anomalie di qualità del sonno e uso di ASM di vecchia generazione, direttamente a monoterapia. Discussione I disturbi del sonno possono essere conseguenza e causa di epilessia. Si nota un'elevata prevalenza di disturbi del sonno nei pazienti epilettici. Il PSQI e l'ESS risultano spesso anormali, l'ISI normale. Le caratteristiche dell'epilessia si associano a disturbi del sonno, la libertà da crisi a migliore qualità del sonno. Conclusione Una valutazione della qualità del sonno migliora la gestione dei pazienti epilettici.

Objective Description of prevalence and associations of sleep disorder in patients with epilepsy in a Sleep and Epilepsy center. Materials Patients were asked to fill questionnaires: Pittsburgh Sleep Quality Index, Epworth Sleepiness Scale, Insomnia Severity Index. We collected the prevalence of abnormal questionnaires’ scores. Patients with epilepsy were grouped depending on seizure freedom, number of antiseizure medications (ASM), recent changes in ASM, new versus old generation ASM. Results at questionnaires were compared between groups. Correlations of seizure freedom, number of ASM, changes in ASM in the last visit, new versus old generation ASM with PSQI, ESS, ISI were explored. Results 85 of 191 patients were epileptic. 4.71% of epileptic patients had abnormal ISI, 18.82% abnormal ESS, 62.35% abnormal PSQI. In PSQI sub-items, 25.88% had abnormal sleep duration, 84.71% sleep disturbances, 45.88% abnormal sleep latency, 18.82% daytime disturbances, 84.71% abnormal sleep efficacy, 12.94% abnormal sleep quality, 17.64% need for sleep-inducing medications. Patients with seizure freedom had more often abnormal sleep latency and less daytime disturbances, patients with a change in ASM had higher use of medications’ to sleep, patients with monotherapy had less frequently abnormal ESS and more often abnormal sleep latency, patients with new ASM had lower sleep disturbances. Seizure freedom inversely correlated with sleep quality abnormality and use of old generation ASM, directly with presence of monotherapy. Discussion Sleep disorders are a consequence and a cause of epilepsy. We found a high prevalence of sleep disorders in epileptic persons. PSQI and ESS were frequently found abnormal, ISI was normal in the majority of patients. Epilepsy features were associated with sleep disorders, but seizure freedom was associated with a better sleep quality. Conclusion An evaluation of sleep quality is needed and may improve the quality of management of epileptic patients.