La psicologia dell'emergenza e l'intervento sulla crisi: il caso dell'emergenza pandemica
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Author
Cimelli, Aurora <1999>
Date
2023-06-07Data available
2023-06-15Abstract
Benché l’uomo sia da sempre esposto a eventi traumatici in grado di mettere a rischio la propria vita, l’interesse nell’intervento sulla crisi e nelle emergenze è relativamente recente. La psicologia dell’emergenza è nata in Italia negli anni ‘80 e i primi interventi degli psicologi nelle situazioni disastrose, come calamità naturali, guerre e attacchi terroristici risale solo agli anni ’90. Prima di allora gli interventi erano perlopiù di tipo sanitario, assistenziale, sociale e abitativo, piuttosto che psicologico. All’interno di questo elaborato, partendo dalla definizione stessa di crisi ed emergenza, si è cercato di fornire una cornice complessiva delle principali metodologie di intervento psicologico in seguito a situazioni traumatiche. Si è delineata la storia della psicologia dell’emergenza, a partire dagli albori, e le metodologie che sono state sviluppate negli anni e oggi riconosciute come empiricamente valide, al fine di indagare l’importanza che viene attribuita a questo tipo di intervento. Si è cercato di rispondere alla seguente domanda: “L’intervento psicologico è una prerogativa nei contesti di emergenza e ha una certa efficacia nella prevenzione del disagio psichico?”. È stata svolta una attenta analisi dei protocolli di intervento utilizzati in situazioni specifiche di emergenza: un disastro naturale, con riferimento al terremoto in Abruzzo; un attacco terroristico, con riferimento agli attentati in Norvegia e Francia; la guerra, con riferimento alla guerra di Bosnia ed Erzegovina; e la pandemia da Covid-19. Dall’analisi è emerso che negli ultimi anni c’è stato un riconoscimento dell’importanza degli interventi in emergenza e che l'adeguato sostegno psicologico consente la prevenzione del disturbo da stress post traumatico e altre forme di psicopatologie. Although man has always been exposed to traumatic events able to putting life at risk, the interest in crisis intervention and emergencies is relatively recent. Emergency psychology was born in Italy in the 80s and the first interventions of psychologists in disastrous situations, such as natural disasters, wars and terrorist attacks, dates back only to the 90s. Before then, the interventions were mostly of a health, welfare, social and housing type, rather than psychological. In this work, starting from the definition of crisis and emergency, an attempt has been made to provide an overall framework of the main methods of psychological intervention following traumatic situations. The history of emergency psychology, starting from its dawn, and the methodologies that have been developed over the years and today recognized as empirically valid have been outlined, in order to investigate the importance that is attributed to this type of intervention. An attempt was made in order to answer to the following question: “Is psychological intervention a prerogative in emergency contexts and does it have a certain effectiveness in preventing mental distress?". A careful analysis was carried out of the intervention protocols used in specific emergency situations: a natural disaster, with reference to the earthquake in Abruzzo; a terrorist attack, with reference to the bombings in Norway and France; the war, with reference to the war of Bosnia and Herzegovina; and the Covid-19 pandemic. The analysis showed that in recent years there has been a recognition of the importance of emergency interventions and that adequate psychological support allows for the prevention of post-traumatic stress disorder and other forms of psychopathology.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [1694]