Didattica crossmediale inclusiva della lingua inglese. Studio e ricerca sull'insegnamento dell'abilità di scrittura in un'ottica di inclusività realistica nella scuola secondaria di secondo grado

Abstract

Il grande e continuo sviluppo delle nuove tecnologie digitali ci offre la possibilità di intraprendere, in ogni campo, quelli che Piero Angela definisce nuovi “percorsi più fruttuosi”. Grazie alla sempre più diffusa open culture, ovvero una cultura tipica delle Digital Humanities volta alla divulgazione, alla diffusione e alla condivisione di materiali, è possibile da parte dei docenti iniziare a pensare una didattica nuova, che meglio si adatti alla molteplicità e alla complessità in cui siamo immersi. La crossmedialità sembra essere uno dei fenomeni centrali del nostro tempo e un approccio basato su di essa può aprire nuove strade per una didattica sempre più dinamica, inclusiva e aperta alle innovazioni. Approfondire uno stesso argomento attraverso codici, media e, quindi, punti di vista differenti offre una gamma di strumenti tale da permettere a ciascuno di dispiegare il proprio potenziale. Il progetto di cui si tratta in questo elaborato ha cercato di mettere insieme questa nuova visione crossmediale con l’insegnamento della lingua inglese. Questa unione sembra adattarsi particolarmente alle esigenze degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. La presenza di discenti con questo tipo di disturbi è in aumento nelle classi della scuola secondaria di secondo grado italiana, per questo motivo si è pensato di svolgere una ricerca che prevedesse l’introduzione e un maggiore utilizzo delle nuove tecnologie in un'ottica di inclusività realistica, ovvero la progettazione di unità didattiche che risultino adatte ed efficaci per gli studenti con DSA senza però perdere di vista le reali risorse a disposizione e le reali condizioni in cui avviene l'apprendimento (gruppo classe, esami finali, tempo limitato, risorse tecnologiche ed economiche limitate).

The great and continuous development of new digital technologies offers us the possibility of taking what Piero Angela calls new 'more fruitful paths' in every field. Thanks to the increasingly widespread open culture, i.e. a culture typical of the Digital Humanities aimed at the dissemination, diffusion and sharing of materials, it is possible for teachers to start thinking about a new didactics that is better suited to the multiplicity and complexity in which we are immersed. Cross-mediality seems to be one of the central phenomena of our time, and an approach based on it can open up new avenues for a didactics that is increasingly dynamic, inclusive and open to innovation. Delving into the same subject through different codes, media and, therefore, points of view offers a range of tools to allow each one to unfold its potential. The project dealt with in this paper attempted to combine this new cross-media vision with English language teaching. This union seems particularly suited to the needs of learners with Specific Learning Disorders. The presence of learners with this type of disorder is on the increase in Italian secondary school classrooms, which is why it was decided to carry out a research project that envisaged the introduction and greater use of new technologies with a view to realistic inclusivity, i.e. the design of teaching units that are suitable and effective for students with SLDs without, however, losing sight of the real resources available and the real conditions in which learning takes place (class group, final exams, limited time, limited technological and economic resources).