Nex ex railway paths La rete ferroviaria all’interno delle città: confine, riappropriazione e riqualificazione urbana: Diano Marina

Abstract

La ferrovia che si integra nella città e modifica il paesaggio, cambia i rapporti interni tra quartieri, crea poli funzionali e di aggregazione affluenza e, dopo essere dismessa, può trasformarsi in luogo di riappropriazione e in una risorsa o, se non coerentemente riqualificata creare veri e propri confini interni l’isolamento dei quartieri più periferici. Nonostante le innumerevoli casistiche presenti nel mondo a causa della vastità e la capillarità di queste stesse problematiche, le tipologie selezionate in questa tesi sono tre: spazi ferroviari (binari e luoghi per stoccaggio merci) che si insinuano nella città come lingue di penetrazione; percorsi circolari e tracciati lineari (e/o costieri). Per ognuna di queste tipologie ho voluto proporre tre esempi: 1. Esempio dove il fenomeno si presenta, 2. caso in cui è già stato realizzato (o è in corso) un progetto di rinnovo che ha in parte risolto il problema e 3. una città che risolverà allo stesso modo in futuro, avendo già un progetto in stato avanzato che verrà reso esecutivo nei prossimi anni. A partire da questo studio, il tema progettuale della tesi riguarda il ponente ligure, Diano Marina e San Bartolomeo al Mare, due comuni dell’imperiese attraversati dal il passaggio del treno che era precedentemente localizzato a poca distanza dal mare e che oggi invece è stato spostato a diversi chilometri più a nord ai piedi dell’appennino sovrastante, creando un corridoio abbandonato. In linea con il progetto più ampio di Ciclovia Tirrenica si propone un intervento di ripristino e riattivazione attraverso nuove funzioni in tutto il golfo che andranno a creare ricchezza, varietà, e daranno modo alle attività locali di fiorire e ai turisti di conoscere di più il territorio grazie a connessioni più semplici con l’entroterra e i borghi di interesse culturale ( Diano Castello, Diano Aretino, Cervo, Pairola, Poiolo o altri).

The railway that is integrated into the city and modifies the landscape, changes the internal relations between neighborhoods, creates functional poles and gathering places. After being decommissioned, it can be transformed into a place of re-appropriation and a resource or, if not consistently redeveloped, it can create actual internal boundaries isolating the most peripheral neighbourhoods. Despite the countless case histories in the world and considering the vastness and ubiquity of these same issues, the typologies analyzed in this thesis are mainly: railway spaces (tracks and places for storing goods) that creep into the city as penetration tongues; circular or linear routes and linear (and/or coastal) routes. For each of these typologies three different examples are proposed, concerning: where the phenomenon occurs, where a renovation project has already been carried out (or is underway) that has partially solved the problem and, a city that will solve the problem in the future, with an existing project in an advanced state that will be implemented in the next few years. The projectual theme of the thesis concerns western Liguria, Diano Marina and San Bartolomeo al Mare, two towns in the Imperia area crossed by the tracks of the train, which was previously located a short distance from the sea and has now been moved several kilometres further north, to the foot of the Apennines above, creating an abandoned corridor. In line with the broader Ciclovia Tirrenica project, it is proposed to restore and reactivate it by means of new functions throughout the gulf that will create wealth, variety, and enable local activities to flourish and tourists to get to know the area better thanks to easier connections with the hinterland and the villages of cultural interest (Diano Castello, Diano Aretino, Cervo, Pairola, Poiolo and others).