Riqualificazione energetica di un edificio condominiale alla luce del Superbonus

Abstract

Nella realtà attuale il patrimonio edilizio italiano, in particolare il settore civile, è responsabile di circa il 45% dei consumi finali di energia e del 17,5% delle emissioni dirette di CO2. La causa è da ricercarsi nel problema della scarsa efficienza di un patrimonio vetusto, legata spesso alla tipologia costruttiva, dove si riscontrano molte dispersioni termiche, elevati consumi elettrici, vecchie reti di distribuzione degli impianti e dei generatori di calore antiquati. Pertanto si è reso necessario attuare interventi di riqualificazione per ottenere gli standard di risparmio energetico imposti sia dai regolamenti nazionali che dalle direttive europee. Il seguente lavoro prende come oggetto di studio un edificio condominiale degli anni 30’ del 900, sito a Genova, assoggettato a vincolo in base al D.Lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), con lo scopo di valutare i punti energeticamente deboli e le possibili azioni di miglioramento del rendimento energetico dello stesso, preservando il valore storico ed estetico dell’edificio. In primo luogo si studierà la legislazione vigente, cominciando dalla prima direttiva europea che introduce il concetto di efficienza energetica degli edifici con la finalità di raggiungere la riduzione dell'impatto ambientale ed al contenimento dell'inquinamento degli stessi, fino agli ultimi decreti riguardanti il Superbonus 110%. Nella seconda parte si affronterà lo studio, con cenni sulla storia del quartiere e dell’edificio, le relative caratteristiche costruttive dell’immobile e l’analisi del suo stato attuale. Seguirà una sintetica introduzione al software utilizzato per il progetto e verranno esposti i passaggi affrontati per la stesura del modello energetico. Successivamente verranno presentate le considerazioni, attuate alla luce del Superbonus 110, per la riqualificazione del condominio, proponendo anche un sistema di riscaldamento basato di una fonte di energia pulita, ovvero un impianto geotermico.

Currently, the Italian building stock, especially the civil sector, is responsible for about 45% of the total energy consumption and 17.5% of direct CO2 emissions . It is due to the issue of the poor energy performance of old heritage buildings, often linked to the construction typology, where there is a lot of heat loss, high electricity consumption, old distribution networks and heat generators. Therefore, it was necessary to implement redevelopment interventions to obtain the energy efficiency standards imposed by both national regulations and European directives. The following work takes as a case study a condominium building from the 1930s, located in Genoa, subject to restrictions on the basis of Legislative Decree 42/2004 (Code of Cultural Heritage and Landscape) with the aim of evaluating the energetically weak points and possible actions to improve their energy efficiency, preserving the historical and aesthetic value of the building. Firstly, the current legislation will be studied, starting from the first European directive which introduces the concept of energy efficiency of buildings with the aim of achieving the reduction of the environmental impact and the containment of pollution, up to the latest decrees concerning the Superbonus 110%. The second part will deal with the case study, with hints on the history of the neighbourhood and the building, the related construction characteristics of the building and the analysis of its current state. A brief introduction to the software used for the project will follow and the steps taken to make of the energy model will be exposed. Subsequently, the considerations, implemented in light of the Superbonus 110%, will be presented for the redevelopment of the condominium, also proposing a heating system based on a clean energy source, a geothermal plant, always keeping in mind the constraints imposed by the Code of Cultural Heritage and Landscape.