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La corrispondenza genovese negli anni della ribellione corsa (1758-1762)
dc.contributor.advisor | Calcagno, Paolo <1978> | |
dc.contributor.advisor | Beri, Emiliano <1977> | |
dc.contributor.author | Corradino, Stefano <1997> | |
dc.date.accessioned | 2023-03-23T15:11:44Z | |
dc.date.available | 2023-03-23T15:11:44Z | |
dc.date.issued | 2023-03-17 | |
dc.identifier.uri | https://unire.unige.it/handle/123456789/5261 | |
dc.description.abstract | La ricerca svolta all’Archivio di Stato di Genova ha permesso di esplorare gli eventi in uno dei momenti chiave della lunga ribellione di Corsica, gli anni 1758-1762: mentre in Europa infuriava la guerra dei Sette anni, Genova raccoglieva le ultime forze per cercare di domare i Corsi e il loro Generale, Pasquale Paoli. Uno scontro impari tra insorti che combattevano per l'indipendenza della propria terra e la Serenissima Repubblica di Genova, ormai ombra di sé stessa ma comunque decisa a non abbandonare la propria isola. Le fonti conservate sono ricchissime: le vicende di Paoli, leader della principale fazione ribelle e nemico giurato della Repubblica, descritto come una minaccia sempre più pericolosa; le vicende dell’amministrazione genovese nell’isola, che si trovava a dover gestire un territorio sempre più pericoloso, su cui lentamente perdeva la presa. Un focus anche sulle questioni militari, nonostante non ci siano grandi battaglie. Largo spazio ai problemi della logistica, lo stato delle infrastrutture, il numero dei soldati spesso insufficiente, tra malattie, scontri e diserzioni. Non manca un importante confronto con le forze francesi, tra azione di deterrenza e ambiguo rapporto coi ribelli. Alto è anche il numero di lettere civili, quasi tutte provenienti dalle zone lealiste, cioè le città della costa; di nuovo lamentele, richieste di intercessione, raccomandazioni. Una serie di scritti analizza l’impatto di sanzioni economiche imposte da Genova contro l’interno dell’isola, nel tentativo di colpire le fonti di sostentamento dei ribelli. Infine, le lettere da Genova, soprattutto atti ufficiali del o per il Minor Consiglio, ma non possono essere tralasciati alcuni biglietti in cui si dà voce a dubbi sulle reali intenzioni del governo della Repubblica: qualcuno, nella capitale, iniziò a domandarsi se l’obbiettivo fosse davvero quello di riprendere il controllo dell’isola o se, in segreto, ci si stesse già muovendo per «disfarsi» del Regno. | it_IT |
dc.description.abstract | The research carried out in Genoa’s Archivio di Stato has allowed to delve into the events happened between 1758-1762, during one of the key moments of the long Corsican Revolt: while the Seven Years’ War was ravaging Europe, Genoa gathered its last strengths in the attempt of crushing the Corsicans and their General Pasquale Paoli. This started an unequal fight between the rebels longing for independence and the “Serenissima” Republic of Genoa, a shadow of its former self and yet still determined not to give up its island. Sources of the time are extremely rich in information: Paoli, leader of the main rebel faction and sworn enemy of the Republic, is described as a dangerous threat, while the Genoese administration on the island found itself handling a territory which was becoming more and more dangerous and difficult to control. Moreover, we need to focus on some military issues, even though no relevant battle took place. Next, a particular attention is given to logistical matters, the condition of infrastructures and the number of soldiers, often not sufficient due to diseases, clashes and desertions. What is not missing is the significant relationship with the French forces, which translates into deterrence operations and an ambiguous relation with the rebels. There is also a high number of letters written by civilians, most of which from the coastal towns: complaints, intercessory prayers and recommendations. In addition to that, a series of writings analyses the impact of the Genoese imposition of economic sanctions against the island, aiming at the rebels’ sources of livelihood. Finally, we need to consider the letters coming from Genoa, especially official acts of or for Minor Consiglio; certainly, we cannot omit some notes voicing doubts about the real intentions of the government of the Republic: someone, in the Capital, started wondering whether the target actually was to take control of the island again or, in fact, secretly get rid of the Reign. | en_UK |
dc.language.iso | it | |
dc.rights | info:eu-repo/semantics/restrictedAccess | |
dc.title | La corrispondenza genovese negli anni della ribellione corsa (1758-1762) | it_IT |
dc.title.alternative | Genoese corrispondence during the Corsican rebellion (1758-1762) | en_UK |
dc.type | info:eu-repo/semantics/masterThesis | |
dc.subject.miur | M-STO/02 - STORIA MODERNA | |
dc.publisher.name | Università degli studi di Genova | |
dc.date.academicyear | 2021/2022 | |
dc.description.corsolaurea | 9918 - LETTERATURE MODERNE E SPETTACOLO | |
dc.description.area | 4 - LETTERE E FILOSOFIA | |
dc.description.department | 100017 - DIPARTIMENTO DI ITALIANISTICA, ROMANISTICA, ANTICHISTICA, ARTI E SPETTACOLO |
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Laurea Magistrale [5076]