Gli spazi del tifo organizzato nel mondo Romano e Tardo antico

Abstract

The thesis proposes a defined chronological and evolutionary path of typhus, which through the careful analysis of literary sources - epigraphic and archaeological, has attempted to show how this reality was part of the daily perception of all social population’s class, effectively re-evaluating the attention and importance that was attributed to it. The argument was organized into three chapters. The first provides a general view of typhus in the ancient world, selecting authors and sources. In some cases it is possible to find what has been said from classical texts reflected in frescoes or mosaics that have been included in the elaborate. The second chapter begins by describing the three main Ludi present in the Roman world; subsequently he focuses on the Ludi circenses specifically, analyzing the main structures of the two buildings that host these events: the circus and the hippodrome. After that, some circus buildings present in the Western European and Eastern Greek area were reviewed. From here a personal selection was started which tried to outline common traits in the various structures, precise values, uses and locations. Finally, a brief reflection has been included regarding the dispute over the presence or absence of gladiators in circuses. The third chapter initially presents the organization of chariot races; then we can move on to the analysis of the charioteer’s figure, starting from the description of the gymansium’s mosaics of the Terme di Piazza Armerina: by linking them, the clothing of the athletes is described, also comparing it with other mosaic paintings. The names of some important protagonists who took part in the races are also testified by epigraphs and authors. After the part on what animated the circus, we come to the definition of the factiones, trying to establish a real evolutionary path of the latter which will have its peak in the Byzantine Age.

La tesi propone un percorso cronologico definito ed evolutivo del tifo, che tramite l’analisi accurata di fonti letterarie – epigrafiche e archeologiche, ha tentato di mostrare come questa realtà, fosse parte della percezione quotidiana di tutti gli strati sociali della popolazione, rivalutando di fatto l’attenzione e l’importanza che ad esso veniva attribuita. L’argomentazione è stata organizzata così in tre capitoli. Il primo fornisce una visione generale del tifo nel mondo antico, selezionando autori e fonti. In alcuni casi è possibile trovare quanto detto dai testi classici riflesso in affreschi o mosaici che sono stati inseriti nell’elaborato. II secondo capitolo inizia descrivendo i tre Ludi principali presenti nel mondo romano; successivamente si concentra sui Ludi circenses nello specifico, analizzando le strutture principali dei due impianti che ospitano questi eventi: il circo e l’ippodromo. Dopodiché sono passati in rassegna alcuni edifici circensi presenti nell’area Occidentale Europea e Greco Orientale. Da qui è stata avviata una personale selezione che ha cercato di delineare tratti comuni nelle diverse strutture, valenze precise, usi e collocazioni. Infine, è stata inserita una breve riflessione che riguarda la disputa sulla presenza o meno di gladiatori nei circhi. Il terzo capitolo presenta l’organizzazione delle corse coi carri; si passa poi all’analisi della figura dell’auriga partendo dalla descrizione dei mosaici della palestra delle Terme di Piazza Armerina: legandosi ad essi, è descritto il vestiario degli atleti, confrontato anche con altri quadri musivi. Sono riportati inoltre i nomi di alcuni importanti protagonisti che presero parte alle corse, testimoniati da epigrafi e autori. Terminata la parte su ciò che di fatto animava il circo, si passa alla definizione delle factiones, cercando di stabilire un vero e proprio percorso di evoluzione di quest’ultime che raggiungerà il suo apice in Età Bizantina.