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dc.contributor.advisorCelada Ballanti, Roberto <1957>
dc.contributor.advisorCalcagno, Paolo <1978>
dc.contributor.authorGarino, Alessandro <1995>
dc.date.accessioned2023-03-23T15:10:15Z
dc.date.available2023-03-23T15:10:15Z
dc.date.issued2023-03-16
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/5249
dc.description.abstractIl presente lavoro si propone di studiare il dialogo interreligioso come via per una pacifica coesistenza tra persone di fedi diverse senza spargimenti di sangue. Per farlo, si contrappone questo modo di pensare ad altri due modi che sono emersi in seguito alla conquista di Costantinopoli nel 1453 ad opera dell'Impero ottomano: quello della volontà di eradicazione dell'altro, desiderio presente prevalentemente negli ambienti pontifici, e quello del disinteresse, per il quale l'altro può professare la propria fede (pur entro certi limiti) o per una discreta apertura nei suoi confronti data dall'osservanza della propria fede (è il caso dei musulmani), o per l'azione del secolarismo, a causa del quale la fede ha iniziato ad essere in gran parte soltanto formale e distaccata dalla vita quotidiana (è il caso dei cristiani). L'elaborato si conclude con l'approfondimento del pensiero di Cusano attraverso il "De pace fidei", una delle sue opere più importanti, dando rilievo alle somiglianze tra quanto scritto in quel trattato e le conclusioni del Concilio Vaticano II.it_IT
dc.description.abstractThe present work aims to study interreligious dialogue as a way for peaceful coexistence among people of different faiths without bloodshed. To do so, this way of thinking contrasts with two other ways that emerged following the conquest of Constantinople in 1453 by the Ottoman Empire: the will to eradicate the other, a desire prevalently present in the Papal State, and the disinterest, for which the other can profess its faith (albeit within certain limits), or for a discreet openness to him given by the observance of their faith (it is the case of Muslims), or for the action of secularism, because of which faith began to be largely only formal and detached from daily life (this is the case of Christians). The work ends with a deepening of Cusano’s thought through the "De pace fidei", one of his most important works, highlighting the similarities between what was written in that treatise and the conclusions of the Second Vatican Council.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess
dc.titleLa caduta di Costantinopoli: le reazioni degli europei dagli appelli alle crociate al paradigma del dialogo di Nicolò Cusanoit_IT
dc.title.alternativeCostantinople's downfall: the reactions of Europeans from appeals to the Crusades to Nicolò Cusano's paradigm of dialogueen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurM-FIL/03 - FILOSOFIA MORALE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2021/2022
dc.description.corsolaurea8465 - METODOLOGIE FILOSOFICHE
dc.description.area4 - LETTERE E FILOSOFIA
dc.description.department100016 - DIPARTIMENTO DI ANTICHITÀ, FILOSOFIA E STORIA


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