De imperiis. La figura di Astiage nella letteratura bizantina di IX-X secolo

Abstract

La tesi si propone di analizzare la figura di Astiage, ultimo re dei Medi, attraverso un percorso letterario che prende avvio dalle fonti greche e latine per approdare alla Costantinopoli di IX-X secolo. Scopo della ricerca, dunque, non è la verifica della realtà storica della Media o dei suoi sovrani ma il delineare la tradizione multiforme dell’Astiage letterario così come si evince dalla storiografia. I primi due capitoli introduttivi sono necessari a fornire una conoscenza preliminare sulla variegata tradizione storiografica di Astiage: si tratta, infatti, di un personaggio dai molti volti, che incarna tanto il sovrano crudele quanto il nonno benevolo. La scelta di dedicare il terzo capitolo all’arco temporale compreso tra il IX e il X secolo serve a delimitare l’ambito di ricerca entro i confini della cosiddetta “Rinascenza” iconoclasta e macedone, periodo in cui si risvegliò un rinnovato interesse per il mondo classico e, dunque, particolarmente adatto per indagare le fonti letterarie sul sovrano medo. Infine, il quarto capitolo getta uno sguardo sul processo di ricezione e attualizzazione del passato compiuto dai Bizantini: le vicende di Astiage vengono interpretate alla luce delle concezioni di translatio imperii e basileia per mettere in risalto le analogie e i parallelismi che devono aver indotto gli intellettuali bizantini a voler conservare, tramandare e mantenere vivo il ricordo di un popolo e del suo sovrano.

The main purpose of this thesis is to analyze the figure of Astyages, the last king of the Medes, through a literary journey that begins with Greek and Latin sources and then focuses on the Byzantine literature of the 9th and 10th centuries. Therefore, the aim of the present research, is not to verify the historical reality of Media or its rulers, rather to outline the multiform tradition of literary Astyage as evidenced by historiography. The first two introductory chapters are necessary to provide a preliminary knowledge of the variegated historiographic tradition of Astyages: indeed, he is a multi-faceted character, who embodies both the cruel ruler and the benevolent grandfather. The third chapter is dedicated to the time span between the 9th and 10th centuries, in order to delimit the research field within the confines of the so-called iconoclastic and Macedonian "Renaissance", a period in which a renewed interest in the classical world was reawakened and, consequently, it is particularly suitable for investigating the literary sources on the Mede ruler. Finally, the fourth chapter takes a look at the process of reception and actualization of the past carried out by the Byzantines: the events of Astyages' life are interpreted in the light of the conceptions of translatio imperii and basileia to highlight the analogies and parallelisms that must have led the Byzantine intellectuals to want to preserve, hand down and keep alive the memory of a country and its ruler.