Dati preliminari per definire il concetto di euglicemia nei neonati pretermine con età gestazionale compresa tra 26+0 e 31+0.
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Author
Battaglini, Marcella <1991>
Date
2023-01-17Data available
2023-01-26Abstract
BACKGROUND I neonati pretermine sono vulnerabili alle alterazioni metaboliche, in particolare all’ipoglicemia ed all'iperglicemia.
Il concetto di variabilità glicemica (GV) ha suscitato molto interesse recentemente. L'aumento della GV è noto per essere un fattore di rischio indipendente per l’incremento della morbilità e della mortalità. L'ampiezza media delle escursioni glicemiche (MAGE) è ritenuto l'indice più appropriato per calcolare la GV.
I sistemi di monitoraggio continuo della glicemia (CGM) sono utilizzati con successo nei pazienti affetti da diabete mellito. Il loro uso nei neonati permette di identificare episodi asintomatici di ipoglicemia e iperglicemia, consentendo un trattamento tempestivo.
Lo scopo principale dello studio è quello di valutare se il CGM nei pretermine consenta di ottenere tempi più prolungati di euglicemia rispetto al trattamento standard.
MATERIALI E METODI Sono stati arruolati nello studio neonati di età gestazionale compresa tra 26+0 e 31+0 settimane e un peso alla nascita > 800 g. I neonati arruolati sono stati assegnati in modo casuale e suddivisi in un gruppo di trattamento e in un gruppo di controllo. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a monitoraggio continuo del glucosio nella prima settimana di vita ed alla trentaduesima settimana di età corretta, attraverso l'applicazione del sensore Medtronic Enlite. Nei neonati del gruppo di controllo il monitor era nascosto e privo di allarmi.
RISULTATI Nel gruppo di trattamento la percentuale di tempo trascorso in euglicemia è stata maggiore (p < 0,001). Il MAGE non ha mostrato differenza statistica tra i due gruppi, sebbene i neonati del gruppo di trattamento abbiano presentato una variabilità migliore.
CONCLUSIONI I nostri dati preliminari sembrano confermare che il CGM riduca gli episodi di ipoglicemia e iperglicemia nei neonati pretermine, sebbene sia necessario proseguire l’arruolamento. BACKGROUND Preterm infants are vulnerable to metabolic alterations, among which hypoglycaemia and hyperglycaemia are common occurrences. Glucose metabolism involves a third measurement called glucose variability (GV), which has attracted much interest in the recent time. Increased GV was shown as an independent risk factor for morbidity and mortality in neonatal studies. Mean Amplitude of Glycaemic Excursions (MAGE) is thought to be the most appropriate index to calculate GV.
Continuous blood glucose monitoring systems (CGM) are used successfully in patients that suffer from diabetes mellitus. Their use in the newborns identifies asymptomatic hypoglycaemia and hyperglycaemia, treating them promptly.
The main purpose of the study is to assess whether CGM in preterm allows for a longer time spent in euglycemia compared with patients treated with standard of care.
MATERIALS AND METHODS Infants with a gestational age between 26+0 and 31+0 weeks and a birth weight > 800 g were enrolled in the study. Enrolled newborn were randomly assigned and divided into a treatment group and a control group. All neonates received continuous glucose monitoring (CGM) for six days in the first week of life and in a later phase, starting from the 32nd week of postmenstrual age, through the application of the Medtronic Enlite sensor. Newborns assigned to the control group wore the CGM device with blinded monitor and no alarms.
RESULTS Neonates in the treatment group had a greater percentage of time spent in euglycemic range (p < 0.001). MAGE did not show any statistical difference between the two groups, although the babies in the treatment group presented better MAGE.
CONCLUSIONS Our preliminary data seem to corroborate that CGM reduces hypoglycaemic and hyperglycaemic episodes in preterm babies. Despite the definition of euglycaemia remains improvable due to the lack of clinical and instrumental our preliminary data reinforce the need to further enrol patients.