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Le vicende dei flussi migratori nel Mediterraneo.

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tesi22380417.pdf (523.2Kb)
Author
Germano, Simone <1996>
Date
2022-12-09
Data available
2022-12-22
Abstract
Il mar Mediterraneo è “terra di opportunità” oppure è l’unica via d’uscita da condizioni sfavorevoli, dalla violazione dei diritti umani? Nel corso del ventesimo secolo i flussi migratori sono stati al centro di un intenso dibattito pubblico . Dopo la Seconda guerra mondiale la presenza di un alto numero di rifugiati ha spinto le Nazioni Unite alla redazione e sottoscrizione di un documento fondamentale di diritto Internazionale, la Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati. Insieme alla tutela dei Diritti Umani di Parigi del 1948 è un caposaldo per la tutela delle persone e costituisce una parte fondamentale di questo lavoro, in particolare del primo capitolo, che mette al centro il mare Mediterraneo e le politiche migratorie italiane. Le vicende dei flussi migratori sono molteplici e complesse, si inseriscono in un contesto politico sempre in mutamento e sono fonte di propaganda elettorale. Negli ultimi anni ed in particolare dal 2015 l’Italia e l’Europa hanno iniziato una campagna di esternalizzazione delle frontiere volta ad evitare la pressione dei flussi migratori sulle coste dei paesi dell’Unione. Se ciò ha dato i suoi frutti in termini di riduzione del numero degli sbarchi nelle coste del Mediterraneo (emblematico, sotto questo profilo, il caso italiano, in cui a fronte dei quasi 120 mila arrivi via mare nel 2017, questi sono calati di oltre l’80% nel giro di un anno, fino a ridursi ulteriormente a circa 6700 nei primi nove mesi del 2019), questo risultato, come ormai noto, è stato ottenuto a un tragico prezzo: quello di migliaia di vite disperse o annegate lungo la rotta del mediterraneo centrale (la più mortifera al mondo) in conseguenza della chiusura dei porti, oppure recluse e sottoposte a violenze e torture nei campi di detenzione libici in virtù di un accordo di cooperazione che il nostro governo ha stipulato con la Libia nel 2017 e che si è rinnovato automaticamente a novembre 2022. Di recente poi i flussi migratori sono st
 
Il mar Mediterraneo è “terra di opportunità” oppure è l’unica via d’uscita da condizioni sfavorevoli, dalla violazione dei diritti umani? Nel corso del ventesimo secolo i flussi migratori sono stati al centro di un intenso dibattito pubblico . Dopo la Seconda guerra mondiale la presenza di un alto numero di rifugiati ha spinto le Nazioni Unite alla redazione e sottoscrizione di un documento fondamentale di diritto Internazionale, la Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati. Insieme alla tutela dei Diritti Umani di Parigi del 1948 è un caposaldo per la tutela delle persone e costituisce una parte fondamentale di questo lavoro, in particolare del primo capitolo, che mette al centro il mare Mediterraneo e le politiche migratorie italiane. Le vicende dei flussi migratori sono molteplici e complesse, si inseriscono in un contesto politico sempre in mutamento e sono fonte di propaganda elettorale. Negli ultimi anni ed in particolare dal 2015 l’Italia e l’Europa hanno iniziato una campagna di esternalizzazione delle frontiere volta ad evitare la pressione dei flussi migratori sulle coste dei paesi dell’Unione. Se ciò ha dato i suoi frutti in termini di riduzione del numero degli sbarchi nelle coste del Mediterraneo (emblematico, sotto questo profilo, il caso italiano, in cui a fronte dei quasi 120 mila arrivi via mare nel 2017, questi sono calati di oltre l’80% nel giro di un anno, fino a ridursi ulteriormente a circa 6700 nei primi nove mesi del 2019), questo risultato, come ormai noto, è stato ottenuto a un tragico prezzo: quello di migliaia di vite disperse o annegate lungo la rotta del mediterraneo centrale (la più mortifera al mondo) in conseguenza della chiusura dei porti, oppure recluse e sottoposte a violenze e torture nei campi di detenzione libici in virtù di un accordo di cooperazione che il nostro governo ha stipulato con la Libia nel 2017 e che si è rinnovato automaticamente a novembre 2022. Di recente poi i flussi migratori sono st
 
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collections
  • Laurea Triennale [2926]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/4956
Metadata
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