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dc.contributor.advisorFortunati, Maura <1958>
dc.contributor.authorSavoia, Giuseppa Rita <1950>
dc.date.accessioned2022-12-15T15:10:25Z
dc.date.available2022-12-15T15:10:25Z
dc.date.issued2022-12-06
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/4888
dc.description.abstractIn concomitanza dei 100 anni dalla nascita e dai 47 anni dalla morte, l’idea di affrontare un tema tanto discusso e così complesso, talvolta perfino logoro, come quello riguardante il destino dell’intellettuale Pier Paolo Pasolini, sembra lasciare ristretto il margine di intervento per un dibattito che, forse, solo il tempo saprà risolvere. Parimenti risulta rischioso avvicinarsi alla Sua figura, il pericolo per chiunque si accosti all’artista in questione, in qualsiasi ambito si faccia riferimento, consiste nel mitizzare eccessivamente un uomo che certamente seppe dimostrare il proprio spessore intellettuale, ma che mostrò anche alcune contraddizioni che difficilmente si prestano ad esser conciliate da principi di rettitudine e integrità morale. Ciononostante, questo elaborato vuole trattare quegli argomenti che trovano origine in un comune sentire, parziale e non certo assoluto, ma che pur appare condiviso: nell’epoca dell’omologazione di massa la diversità e l’identità culturale sembrano principi scarsamente praticabili, destinati a polverizzarsi in favore di un unico modello antropologico esteso all’intero globo. In passato abbiamo testimonianze di morte tragica per svariati motivi: dissentì Socrate contro l’autorità ateniese, dissentì Giordano Bruno contro la religione, altrettanto fecero Dante e Zola, il Caravaggio la cui morte ancora oggi avvolta dal mistero, dubbi fra politica e criminalità, simile alla fine di Pasolini. Sono questi archetipi dell’intellettuale che si pongono in contrasto con l’autorità politica attraverso l’atto del dissentire. Per quanto riguarda Pier Paolo Pasolini oltre il dissentire anche nel “palesarsi nell’essere diverso”, rischiare fino all’estremo e consapevolmente pagare con la vita. Nonostante i tre gradi di giudizio, il cui iter giudiziario si concluse in soli tre anni, dal 1976 al 1979, con un solo colpevole. Un caso scabroso da licenziarsi in tempi brevi.it_IT
dc.description.abstractCoinciding with the 100th anniversary of his birth and the 47th anniversary of his death, the idea of addressing such a controversial and complex, sometimes even worn-out issue, such as that concerning the fate of the intellectual Pier Paolo Pasolini, seems to leave limited the margin of intervention for a debate that, perhaps, only time will be able to resolve. Likewise, it is risky to approach your figure, the danger for anyone who approaches the artist in question, in whatever field it is referred to, consists in excessively mythologizing a man who certainly knew how to demonstrate his intellectual depth, but who also showed some contradictions that hardly lend themselves to being reconciled by principles of rectitude and moral integrity. Nevertheless, this paper wants to deal with those topics that originate in a common feeling, partial and certainly not absolute, but which nevertheless appears to be shared: in the era of mass homologation, diversity and cultural identity seem scarcely practicable principles, destined to pulverize in favor of a single anthropological model extended to the entire globe. In the past we have testimonies of tragic death for various reasons: Socrates dissented against the Athenian authority, Giordano Bruno dissented against religion, so did Dante and Zola, Caravaggio whose death still shrouded in mystery, doubts between politics and crime, similar to the end of Pasolini. It is these archetypes of the intellectual that stand in opposition to political authority through the act of dissent. As for Pier Paolo Pasolini, in addition to disagreeing also in "revealing oneself in being different", risking to the extreme and consciously paying with one's life. Despite the three levels of judgment, whose judicial process ended in just three years, from 1976 to 1979, with only one culprit. A rough case to be dismissed quickly.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess
dc.titleStoria di un processo: l'omicidio di Pier Paolo Pasoliniit_IT
dc.title.alternativeHistory of a trial: the murder of Pier Paolo Pasolinien_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurIUS/19 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2021/2022
dc.description.corsolaurea7996 - GIURISPRUDENZA
dc.description.area1 - GIURISPRUDENZA
dc.description.department100013 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA


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