Il contratto collettivo aziendale: efficacia, contenuti, prospettive

Abstract

Il presente elaborato vuole ripercorrere dettagliatamente le evoluzioni storiche delle contrattazione collettiva aziendale, anche in relazione alle altre fonti collettive che regolamentano il rapporto di lavoro. Nel primo capitolo si analizza il contratto collettivo aziendale come fenomeno giuridico. Lo studio si rivolge con particolare attenzione ai soggetti coinvolti nella formazione delle intese aziendali, ossia il datore di lavoro, singolarmente o assistito dalle associazioni sindacali datoriali, e le rappresentanze sindacali aziendali/unitarie (RSA e RSU), per poi spostarsi sull’analisi del contenuto e sull’efficacia delle intese aziendali. Con il secondo capitolo si propone lo studio del rapporto del contratto collettivo aziendale con le altre fonti dell’ordinamento, a partire dal rapporto con le leggi, nello specifico l’art. 8 del DL 138/2011, le intese interconfederali e i contratti collettivi nazionali. Analizzato ciò, la trattazione si sofferma sull’evoluzione di tali rapporti nel tempo, sino all’evento “spartiacque” costituito dal c.d. “Caso FIAT”, che ha portato all’attenzione della Corte Costituzionale l’art. 19 L. 300/1970 in materia di R.S.A. spostato l’asse verso un fenomeno che può essere definito come “aziendalizzazione” della contrattazione collettiva italiana. Lo studio si conclude con il terzo capitolo, che fornisce cenni comparatistici alla contrattazione collettiva aziendale focalizzando l’attenzione sul Regno Unito. In particolare, ci si concentra sul modello di relazioni industriali anglosassoni, le “trade unions” e sulle dinamiche che contribuiscono alla formazione della contrattazione collettiva aziendale inglese. Infine, si propone un’analisi del meccanismo della “recognition”, con il quale i sindacati hanno il potere di divenire mandatari con rappresentanza degli iscritti, agendo in nome e per conto loro, stipulando contratti collettivi aventi “forza di legge” e, in ultimo, l’efficacia normativa dei contratti collettivi nel Regno Unito.

This paper seeks to review the historical development in corporate collective bargaining, also in relation to other collective sources regulating the employment relationship. Chapter one analyses the corporate collective agreement as a legal phenomenon in our legal system. The study focuses in particular on the parties involved in the formation of a company agreement, namely the employer - individually or assisted by employer associations - and the company/trade union representatives (Plant-level union structure, unitary workplace union structure). It then analyses the content and effectiveness of the company agreements. Chapter two studies the relationship of the corporate collective agreement with other sources of the legal system, starting with the relationship with laws, specifically Article 8 of Italian D.L. 138/2011, agreements between trade unions and national collective agreements. After analyzing the above, the evolution of these relationship over time is examined. This continues to the "watershed" event known as the "FIAT Case", which brought Article 19 of Italian L. 300/1970 on the subject of the Plant-level union structure to the attention of the Constitutional Court, shifting the focus towards a phenomenon that can be defined the "corporisation" of Italian collective bargaining. The study concludes with chapter three, which provides comparative overviews of corporate collective bargaining focusing on the United Kingdom. In particular, we look at the British industrial relation model, trade unions and the dynamics that contribute to the formation of British corporate collective bargaining. Then, an analysis of the "recognition" mechanism is proposed which empowers trade unions to become proxies representing their members, acting in their name and on their behalf, entering into collective agreements with the "force of law". Finally, the paper examines the legal effectiveness of collective agreements in the United Kingdom.