Museo Pasolini di Ascanio Celestini

Abstract

Questo lavoro si incentra sulla figura e l’opera dell’attore e autore romano Ascanio Celestini, considerato una delle voci preminenti all’interno del cosiddetto “teatro di narrazione”. Pur inserendosi nel flusso di questa modalità teatrale, si tenta di dimostrare come Celestini sia riuscito a farne qualcosa di originale. Il metodo che l’autore utilizza per la produzione degli spettacoli è di carattere antropologico: Celestini prima di costruire l’opera realizza la ricerca sul campo, e questo mette in rilievo il suo grande interesse per la natura umana. Più dei fatti storici l’autore si interessa alle storie di coloro che hanno vissuto in prima persona l’evento in questione. E per ottenere tali storie personali esegue lunghe ricerche empiriche durante le quali raccoglie le testimonianze con cui poi lavora. Per approfondire tale creatività viene posta l’attenzione sugli aspetti teorici della sua produzione artistica, sulle sue opere in generale, ma soprattutto sul suo ultimo lavoro Museo Pasolini. Celestini mette in parallelo la vita e le opere di Pasolini, e il contesto storico, anche geografico, reale, nel quale lui è vissuto perché sostiene che sia fondamentale parlare di quegli anni se si vuole comprendere l’oggi: attraverso Pasolini è ricostruita un’epoca storica. L’artista si fa interprete e complice delle parole e delle azioni di Pasolini, cerca di modificare la società attuale con la forza dialettica di un modello che il tempo ha immobilizzato, per molti, ma non per lui; egli diviene, dunque, una figura intellettuale moderna, dinamica, e il teatro serve come spinta propulsiva di trasformazione sociale. Museo Pasolini è la conferma dell'efficacia di un percorso artistico di grande impegno e resistenza, oltre alla dimostrazione della grandezza di un artista in grado di sublimare e attualizzare l'arte popolare rendendola creatrice di poesia. La tesi comprende un’intervista inedita che gentilmente Ascanio Celestini ha concesso alla candidata il 31 marzo 2022.

This work focuses on the figure and work of roman actor and author Ascanio Celestini, considered one of the leading voices within the so-called "narrative theatre." While fitting into the preestablished characteristics of this theatrical movement, this thesis objective is trying to show how Celestini has managed to make something original out of it. The method the author uses in the production of the plays is anthropological: Celestini carries out field research writing the script, and this highlights his great interest in human nature. More than historical facts, the author is interested in the stories of those who experienced the event in question first-hand. And to obtain such personal stories he performs lengthy empirical research during which he collects countless testimonies with which he then works. To demonstrate this capacity attention is paid to the theoretical aspects of his artistic production, to his works in general, but especially to his latest work Museo Pasolini. Celestini parallels the life and works of Pasolini, and the historical, even geographical, real context in which he lived because he argues that it is fundamental to talk about those years if we want to understand today: through Pasolini a historical era is reconstructed. The artist becomes the interpreter and accomplice of Pasolini's words and actions; he seeks to change the current society with the dialectical force of a model that time has immobilized, for many, but not for him; he becomes, therefore, a modern, dynamic intellectual figure, and the theatre serves as a propulsive thrust of social transformation. Museo Pasolini is a confirmation of the effectiveness of an artistic journey of great commitment and endurance, as well as a demonstration of the greatness of an artist capable of sublimating and actualizing popular art by making it a creator of poetry. The thesis includes an unpublished interview that Ascanio Celestini kindly granted to the writer of the thesis on March 31, 2022.