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dc.contributor.advisorConsigliere, Stefania <1969>
dc.contributor.advisorCelada Ballanti, Roberto <1957>
dc.contributor.authorPellettieri, Francesco <1998>
dc.date.accessioned2022-10-27T14:10:29Z
dc.date.available2023-10-27
dc.date.issued2022-10-21
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/4750
dc.description.abstractThere is not just one World, but a multiplicity of worlds organized on the basis of different ontological parameters; the condition of subject is determined by occupying a particular point of view, located in the body, which places us in a position of perspectival situationality and prevents us from assuming any point of view of totality; subjectivity is therefore not a prerogative of Western men, nor of humanity, but is disseminated in a plurality of different ways of existence. These are the main philosophical-practical assumptions that can be drawn from the study of the multinaturalistic perspectivism of Eduardo Viveiros de Castro and many Amazonian peoples, and from placing it in dialogue with the Western perspectivisms of Leibniz and Niccolò Cusano. This thesis seeks, from these assumptions, to theorize a political ontology built around the notions of "perspective," "field of visibility," and "vision," useful for conceiving the possibility of change in systems of reality through action on their principles and edges. The goal will be to realize new ways of relating to the others and to the environment, to cope with the violence that pervades the present and to preserve our ability to continue to exist in our world, in light of a new ecological principle.it_IT
dc.description.abstractNon esiste un solo Mondo, ma una molteplicità di mondi organizzati sulla base di parametri ontologici diversi; la condizione di soggetto è data dall'occupare un determinato punto di vista, collocato nel corpo, che ci pone in una posizione di situazionalità prospettica e impedisce di assumere ogni presunto punto di vista della totalità; la soggettività non è perciò una prerogativa dell'uomo occidentale, né dell'umanità stessa, ma si dissemina in una pluralità di modi differenti di esistenza. Sono questi i principali assunti filosofico-pratici che si possono ricavare dallo studio del prospettivismo multinaturalistico di Eduardo Viveiros de Castro e di molte popolazioni amazzoniche, e da una sua messa in dialogo con i prospettivismi occidentali di Leibniz e Niccolò Cusano. Questa tesi vuole, a partire da tali presupposti, teorizzare un'ontologia politica costruita attorno alle nozioni di "prospettiva", "campo di visibilità" e "visione", utile a concepire la possibilità di cambiamento dei sistemi di realtà, attraverso un'azione sui loro fondamenti e sui loro margini. L'obiettivo sarà quello di realizzare nuove modalità di relazione con gli altri e con l'ambiente, per fare fronte alle violenze che pervadono il tempo presente e preservare la nostra possibilità di continuare a esistere nel nostro mondo, alla luce di un nuovo principio ecologico.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/embargoedAccess
dc.titleOntologia politica della prospettiva - Viveiros De Castro e il pensiero amazzonicoit_IT
dc.title.alternativePolitical Ontology of Perspective - Viveiros de Castro and the Amazonian Thoughten_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurM-FIL/03 - FILOSOFIA MORALE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2021/2022
dc.description.corsolaurea8465 - METODOLOGIE FILOSOFICHE
dc.description.area4 - LETTERE E FILOSOFIA
dc.description.department100016 - DIPARTIMENTO DI ANTICHITÀ, FILOSOFIA E STORIA


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