Lavorare a distanza: il modello del lavoro agile

Abstract

L'elaborato ha la finalità di approfondire il tema del lavoro agile. Il lettore sarà munito fin da subito delle informazioni di base per poter affrontare la lettura. Il tema verrà dapprima trattato in chiave storica per offrire l'arco evolutivo del lavoro a distanza, che vede come sua attuale conclusione il lavoro agile post pandemico. All'interno del medesimo capitolo, saranno analizzate le fonti, il cui ruolo è fondamentale per comprendere il carattere innovativo del lavoro agile. Basti citare l'accordo individuale, che per la prima volta diviene fonte principale di disciplina e contemporanea assenza di un rinvio alla contrattazione collettiva, che, come vedremo, sarà solo apparente. Successivamente l'elaborato cercherà di sviscerare il contenuto della prestazione agile, risaltando le questioni più significative, tra cui la qualificazione del tempo di connessione, in particolare a seguito dei recenti risvolti giurisprudenziali della Corte di giustizia e l'esercizio del dovere di sicurezza gravante sul datore di lavoro in presenza però della scelta discrezionale del luogo di lavoro da parte del lavoratore agile. L'ultimo capitolo, a differenza degli altri, avrà una parola chiave: diritto, declinabile in due modi. Il primo pone la domanda se il lavoro agile possa essere considerato un diritto. Il secondo si chiede quali siano i diritti del lavoratore agile. Si cercherà di rispondere a queste domande, soffermandosi soprattutto sui punti che ostacolano una risposta immediata delle stesse. In generale, l'elaborato ha lo scopo di fare emergere le criticità e le potenzialità della disciplina del lavoro agile, per capire anche quale potrà essere il futuro di questa modalità di svolgimento della prestazione.

This dissertation aims to deepen the theme of agile work. The reader will immediately be provided with basic information to be able to deal with the reading. The topic will first be treated in a historical key to offer the evolutionary arc of distance work, which sees as its current conclusion the post pandemic agile work. Within the same chapter, the sources will be analyzed, whose role is fundamental to understand the innovative character of agile work. Suffice it to mention the individual agreement, which for the first time becomes the main source of discipline and the simultaneous absence of a reference to collective bargaining, which as we will see will be only apparent. Then, the paper will try to explore the content of agile performance, highlighting the most significant issues, including the qualification of connection time, in particular as a result of the recent case-law of the European Court of Justice and the exercise of the security duty incumbent on the employer, provided that the agile worker chooses his place of work on a discretionary basis. The last chapter, unlike the others, will have a key word: right, declinable in two ways. The first asks whether agile work can be considered a right. The second asks what the rights of the agile worker are. We will try to answer these questions, focusing especially on the points that hinder an immediate response to them. In general, the paper aims to bring out the critical issues and the potential of the discipline of agile work, to understand what the future of this way of working may be.