Progressività e discriminazione qualitativa dei redditi come strumenti di attuazione della giustizia tributaria

Abstract

Oggetto del presente lavoro è l’analisi di temi che costituiscono dei veri e propri classici della letteratura tributaria, quali il principio di capacità contributiva e il suo principale corollario, costituito dall’esenzione del minimo vitale, la progressività, la discriminazione qualitativa dei redditi e l’asserito carattere redistributivo connaturato ad un’imposta progressiva, in un’ottica il più possibile olistica. Nei primi due capitoli si adotta un metodo di tipo deduttivo, nei quali si illustrano, a livello prevalentemente teorico, le principali interpretazioni dottrinali e gli interventi della Corte Costituzionale più significativi a proposito dei temi testé menzionati. Nell’ambito del terzo capitolo prevale un approccio empirico in quanto si prenderanno in considerazione singoli aspetti del sistema tributario oggi vigente, al fine di appurare se, ed in che modo, siano rispettati i suddetti principi. Infine, nel quarto capitolo ci si chiede quali siano le finalità cui deve mirare il prelievo tributario, ponendo particolare enfasi sul necessario rigetto di quelle prospettazioni teoriche che attribuiscono al prelievo fiscale una funzione redistributiva delle ricchezze. Da ultimo, vengono prospettate delle possibili linee di riforma, soffermandosi diffusamente sulla praticabilità di una Flat-rate Tax sulla falsariga di quella elaborata da Hall e Rabushka, analizzandone i pregi e i difetti, trovando un possibile rimedio alla perdita di gettito che ne deriverebbe, nella rivitalizzazione di imposte di tipo patrimoniale, le quali permetterebbero una migliore valorizzazione dei principi di equità verticale ed orizzontale.

The subject of this work is the analysis of issues that constitute true classics of tax law, such as the principle of ability to pay and its corollary, consisting of the exemption of the basic income, progressivity, qualitative discrimination of income and the alleged redistributive character inherent in a progressive tax, in a perspective that is as holistic as possible. In the first two chapters a deductive method was adopted, in which the main doctrinal interpretations and the most significant interventions of the Constitutional Court regarding the issues just mentioned will be illustrated, mainly on a theoretical level. In the context of the third chapter, an empirical approach prevails as individual aspects of the tax system in force today will be taken into consideration, in order to ascertain whether, and in what way, the aforementioned principles are respected. Finally in the fourth chapter we ask ourselves what are the purposes to which the tax levy must aim, placing particular emphasis on the necessary rejection of those theoretical perspectives that attribute to the fiscal levy a redistributive function of wealth. In the end, possible lines of reform are outlined, dwelling extensively on the feasibility of a Flat-rate Tax along the lines of the one developed by Hall and Rabushka, analyzing its strengths and weaknesses, finding a possible remedy for the loss of revenue that would ensue, in the revitalization of property-type taxes, which would allow a better enhancement of the principles of vertical and horizontal equity. The fil rouge of the whole discussion could be traced back to the classic trade-off between equity and efficiency, which, compared to the matter in question, will substantiate itself in the reasoned weighting between these two different values, in which, if one is emphasized more, the other will tend to be partially sacrificed.