La tutela degli interessi finanziari dell'Unione Europea. Il caso delle c.d. “frodi carosello”

Abstract

Il presente lavoro di tesi si propone di analizzare, senza pretesa di esaustività̀ alcuna, il fenomeno delle frodi Iva e, in particolare, delle cosiddette “frodi carosello” come evento aggressivo ai danni degli interessi finanziari dell’Unione Europea e, nello specifico, della risorsa propria costituita dall’Iva la quale, attualmente, inerisce la disciplina di cui Direttiva 2006/112/CE. La volontà̀ politica comune di combattere il fenomeno delle frodi Iva è stata cristallizzato nel dettato dell'art 325 TFUE in base al quale “L'Unione e gli Stati membri combattono contro la frode (…) mediante misure adottate a norma del presente articolo, che siano dissuasive e tali da permettere una protezione efficace negli Stati membri e nelle istituzioni, organi e organismi dell'Unione”. Pertanto, il Capitolo I è volto a dare al lettore una panoramica complessiva dell’oggetto dell’aggressione frodatoria qual è il bilancio dell’Unione Europea. Il bilancio è, allo stato attuale, finanziato quasi integralmente tramite risorse proprie. Tra le risorse proprie è possibile annoverare l’Iva, oggetto del Capitolo II il quale, ponendosi in soluzione di continuità̀ con il Capitolo I, è orientato all’illustrazione della struttura giuridica dell’Iva con particolare riferimento alla disciplina nazionale e sovranazionale. Il Capitolo III è interamente volto a delineare i tratti essenziali del meccanismo fraudolento, tenuto conto della circoscrizione operata dalla sedimentazione progressiva delle più̀ eclatanti statuizioni della Corte di Cassazione e della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il Capitolo IV è stato interamente dedicato ai numerosi strumenti di contrasto alla frode, tra i quali figurano le disposizioni oggetto di specifica legislazione punitiva, le forme di cooperazione interstatuale e la creazione di istituzioni centralizzate e specializzate come l'OLAF.

This thesis aims to analyse, without claiming to be exhaustive, the phenomenon of VAT fraud and, in particular, of the so-called 'carousel fraud' as an aggressive event to the detriment of the European Union's financial interests and, specifically, of its own resource constituted by VAT, which is currently governed by Directive 2006/112/EC. The will̀ common policy to combat the phenomenon of VAT fraud has been crystallised in Article 325 TFEU, according to which 'The Union and the Member States shall combat fraud (...) by taking measures, adopted pursuant to this Article, which shall act as a deterrent and be such as to afford effective protection in the Member States and in the institutions, bodies, offices and agencies of the Union'. Therefore, Chapter I is intended to give the reader an overview of the object of fraudulent aggression that is the EU budget. The budget is, at present, financed almost entirely through own resources. Among the own resources is VAT, the subject of Chapter II, which, in continuity with Chapter I, is oriented towards illustrating the legal structure of VAT with particular reference to national and supranational regulations. Chapter III is entirely aimed at outlining the essential features of the fraudulent mechanism, taking into account the circumscription brought about by the progressive sedimentation of the most striking rulings of the Supreme Court and the Court of Justice of the European Union. Chapter IV has been entirely dedicated to the numerous instruments for fighting fraud, including provisions object to specific punitive legislation, forms of interstate cooperation and the creation of centralised and specialised institutions such as OLAF.