INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA E ANALISI DEI DATI DI SORVEGLIANZA NEL PERIODO 2014-2022 PRESSO L’IRCCS OSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO DI GENOVA

Abstract

Introduzione: le infezioni correlate all’assistenza (ICA) impattano nella gestione del paziente, soprattutto in ambito ospedaliero. Le ICA aumentano i costi di gestione delle strutture sanitarie e aumentano i tassi di mortalità. I protocolli elaborati dall’ECDC promuovono metodi standardizzati per gli studi di prevalenza puntuale con l’obiettivo di garantire una sorveglianza attiva per contrastare il fenomeno delle ICA, insieme a opportuni corsi di formazione del personale. Obiettivi studio: lo studio di prevalenza valuta le ICA all’interno dei reparti chirurgici dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, negli anni 2014-2022 considerando le caratteristiche di popolazione, sorgenti di infezione, microrganismi coinvolti, terapie antibiotiche utilizzate e un quadro delle singole specialità. Risultati: i pazienti coinvolti nello studio sono stati 8813, di cui 2137 ricoverati nei reparti chirurgici. L’età media in tutte le edizioni si attesta a 67,6 anni. La degenza media presso i reparti è stata di 13 giorni con un aumento nell’edizione pandemica e post-pandemica. La valutazione del rischio clinico attraverso il McCabe score ha visto una prevalenza di pazienti con patologia “non fatale” in tutte le edizioni. La maggior parte dei pazienti ha avuto almeno un dispositivo invasivo (81,9 %). La prevalenza delle ICA è stata costante con un tasso medio del 12,3 %, ma persiste variabilità tra le specialità chirurgiche. Nel periodo pre-pandemico la prevalenza è stata del 12,3 %; nel periodo pandemico del 11,9 %; nel periodo post-pandemico del 12,8%. I patogeni maggiormente isolati sono stati i Gram Positivi mentre la classe di antibiotici più prescritta è quella dei beta-lattamici. Conclusioni: la prevalenza media è maggiore di quella rilevata negli studi europei. Alta variabilità è rilevata tra le diverse specialità chirurgiche per prevalenza ICA, età pazienti e degenza media. Alcuni patogeni meritano maggiore sorveglianza per le alte resistente alle terapie.

Background: health-care associated infections significantly impact on health facilities and their patients. HAIs increase the costs of those facilities management and determine patients death rate growth. ECDC’s protocols promote standardized methods to conduct prevalence studies to guarantee an efficient surveillance system for HAI phenomenon; medical staff updating programs are appropriate too for this purpose. Objective of the study: the scientific study estimates HAI prevalence inside IRCCS Polyclinic San Martino hospital of Genoa between 2014 and 2022, underlining patients age, sources of infections, HAI microorganisms, antibiotic therapies handed out, and a detailed analysis of every single surgical ward. Results: 8813 patients are involved in this study whose 2137 are admitted in a surgical ward. The average age detected of surgical patients is 67,6 years old and the average hospital stay has been 13 days; a growth of the recovery rate has been registered in the pandemic study period and post pandemic one. Clinical risk has been calculated with McCabe score and the most frequent class detected in all study editions has been “non-fatal”. The 81.9 % of the surgical patients have received at least one invasive tool. The average HAI prevalence rate has been 12.3 % with slight variations between the different editions: the rate has been 12,3% in the pre-pandemic period, decreased to 11.9% in the pandemic period and increased to 12.8% in the post-pandemic period. The most frequent microorganism detected are Gram positive bacteria and the most prescript antibiotic class has been beta-lactams. Conclusions: the average HAI prevalence registered in this study has been superior to the one calculated in the European studies. Moreover, different rates are present between surgical wards such as HAI prevalence, patients age, and average hospital stay. Some pathogens must be strictly controlled due to their high antibiotic resistance.