Asma grave: una malattia e molteplici definizioni

Abstract

Asma grave: una malattia e molteplici definizioni

Tra le malattie respiratorie croniche, l’asma è una delle più comuni, e colpisce tutte le fasce d’età. La condizione più severa, definita oggi “Asma grave”, costituisce un significativo fardello clinico per il paziente ed economico per il SSN. L’inquadramento di questa entità nosologica, sfortunatamente non ancora univoco, ha lo scopo di ridurre i costi ottenendo contemporaneamente un miglioramento in termini di qualità di vita e un minor esborso economico, con il passaggio, inoltre, a nuove e più efficaci terapie a base di farmaci biologici, migliori come risultati ed equiparabili economicamente, se adeguatamente somministrate, ai trattamenti corticosteroidei tradizionali. Attualmente, però, la presenza di molteplici definizioni che permettano di identificare i pazienti come asmatici gravi, o con asma difficilmente controllato, rende impossibile fare riferimento ad una serie di parametri univoci ed universali, che consentano di stabilire universalmente la gravità di ogni singolo paziente, e quindi se egli sia eleggibile a una terapia con i nuovi farmaci biologici. L’obiettivo di questo studio è stato quindi quello di osservare come le differenze nei criteri di inclusione delle principali definizioni di asma grave/difficile da trattare possa aver determinato l’esclusione di un certo numero di pazienti, e, qualora ciò fosse avvenuto, capire le principali differenze nei parametri clinici, laboratoristici o funzionali tra le varie categorie di pazienti, tutti reclutati dal registro SANI (Severe Asthma Network Italy), e valutati secondo i criteri ATS/ERS, ENFUMOSA, TENOR, WHO e GINA, nonché secondo i parametri del “Difficult Asthma of Nice” e “Severe Refractory Asthma” di U-Biopred. La riclassificazione ha permesso di evidenziare che, anche minime variazioni di criteri di definizione di asma grave, portano a una grande differenza nel considerare o meno come grave un paziente.

Severe Asthma: one disease and multiple definitions

Among chronical respiratory diseases, Asthma is one of the most common, affecting all age groups. The most severe condition, defined today as “Sever Asthma”, therefore constitutes a significant clinical weight for the patient, and an economical one for the NHS. The nosologically classification of this entity, unluckily not yet univocally defined, aims to reduce the cost in terms of quality of life and economical disbursement, switching also to new and more efficient therapies based on biological drugs, that give better results and have comparable costs to traditional corticosteroid treatments. There are, however, multiple definitions that allow us to diagnose patients as affected by severe asthma, or even one difficult to control, and this fact makes it impossible referring to a series of unique and universal parameters, so that we could universally establish the disease severity of every single patient, and therefore if he is eligible or not to a biological drugs therapy. The aim of this study has been then to observe how the differences in the inclusion criteria of the main severe asthma definitions could have determined the exclusion of a number of patients, and, if so happened, to understand the main differences in the clinical, laboratory and functional parameters among the various patients, all recruited from the SANI register (Severe Asthma Network Italy), and evaluated following ATS/ERS, ENFUMOSA, TENOR, WHO and GINA criteria, “Difficult Asthma of Nice” initiative and “Severe Refractory Asthma” of U-Biopred. Reclassification has made it possible to show that even small variations in criteria for defining severe asthma lead to a large difference in whether or not a patient is considered as severe.