“Metodi per l’analisi dei fenomeni di liquefazione indotti da terremoti: un’applicazione al Comune di Taggia”

Abstract

Lo scopo dell’elaborato è lo studio e il raffronto tra le differenti metodologie previste, nell’ambito dei metodi semplificati, per l’analisi dei fenomeni di liquefazione indotti da terremoti. La prima fase del lavoro prevede lo studio dei fattori predisponenti e di quelli scatenanti alla base del verificarsi del fenomeno. In seguito, si affronta come valutare quantitativamente, attraverso metodi semplificati, il potenziale di liquefazione (IL) dipendente dal fattore di sicurezza (FS). Infine, si analizza il caso studio della Piana di Taggia (IM), dove sono stati applicati alcuni metodi semplificati proposti in letteratura al fine di definire il potenziale di liquefazione attraverso l’utilizzo di un software sviluppato dal DISTAV che calcola FS e IL attraverso le relazioni disponibili in bibliografia. Lo scopo di questa fase di studio è quello di rappresentare le zone di liquefazione nell’ambito di uno studio di MS3 definendo le zone di attenzione alla liquefazione, le zone di suscettività alla liquefazione e le zone di rispetto alla liquefazione, andando ad estendere in tutto il territorio considerato, i valori puntuali di IL calcolati in corrispondenza delle indagini geognostiche e geotecniche disponibili. Parallelamente, si è proceduto con una analisi della sismicità dell’area e con la determinazione dei parametri sismici da utilizzare in fase di calcolo. Per lo studio del fenomeno sono state definite quattro sezioni geologico-tecniche di dettaglio che hanno permesso di ricostruire modelli di sottosuolo 2D e di individuare aree con caratteristiche geotecniche omogenee ai fini del calcolo di IL, permettendo di estendere arealmente i valori di IL puntuali restituiti dal software. I risultati ottenuti hanno evidenziato che nell’area di studio non si evidenziano ZSLQ e ZRLQ in quanto i valori di IL calcolati hanno valori <2.

The purpose of this paper is to study and compare the different methodologies provided under the simplified methods for the analysis of earthquake-induced liquefaction phenomena. The first stage of the paper involves the study of predisposing and triggering factors underlying the occurrence of the phenomenon. Then, i discuss how to quantitatively evaluate, through simplified methods, the liquefaction potential (IL) dependent on the factor of safety (FS). Finally, the case study of the Taggia Plain (IM) is analyzed, where some simplified methods proposed in the literature have been applied in order to define the liquefaction potential through the use of a software developed by DISTAV that calculates FS and IL through relationships available in the bibliography. The purpose of this phase of the study is to represent the liquefaction zones in the context of an MS3 study by defining liquefaction attention zones, liquefaction susceptibility zones and liquefaction respect zones, going to extend throughout the territory considered, the point values of IL calculated at the available geognostic and geotechnical investigations. In parallel, an analysis of the seismicity of the area was carried out and the seismic parameters to be used in the calculation phase were determined. Four detailed geologic-technical sections were defined for the study of the phenomenon, which allowed reconstruction of 2D subsurface models and identification of areas with homogeneous geotechnical characteristics for the purpose of IL calculation, allowing the point IL values returned by the software to be extended areally. The results obtained showed that no ZSLQ and ZRLQ are evident in the study area because the calculated IL values have values <2.