Valutazione mediante RMN dell' articolazione temporomandibolare nei pazienti affetti da Artrite Idiopatica Giovanile.

Abstract

Introduzione: Il coinvolgimento dell’articolazione temporomandibolare (ATM) è comune nell’Artrite Idiopatica Giovanile (AIG) e può portare a severe alterazioni della crescita mandibolare. La RM è la metodica di riferimento per lo studio dell’ATM. Obiettivi: Valutare la concordanza tra esame clinico e RM nell’identificazione del coinvolgimento dell’ATM; esaminare la relazione tra variabili socio-demografiche e cliniche e l’outcome radiologico (riduzione dell’infiammazione e progressione del danno strutturale). Metodi: abbiamo incluso in questo studio retrospettivo 121 pazienti con AIG e interessamento dell’ATM che avevano effettuato almeno due RM in tale distretto (339 RM totali). L’infiammazione e il danno articolare sono stati valutati mediante lo score di RM dell’OMERACT (Outcome Measures in Rheumatology and Clinical Trials). La concordanza tra valutazione clinica e RM è stata valutata calcolando il coefficiente kappa di Cohen. La relazione tra le variabili cliniche e l’outcome radiologico è stata valutata mediante analisi bivariate. Risultati: Non abbiamo osservato agreement tra valutazione clinica e radiologica (ATM destra k=0,15; ATM sinistra k=0,26). Nel 63% dei pazienti in remissione secondo criteri clinici la RM evidenziava sinovite attiva a livello delle ATM. Durante il follow-up radiologico il 56,2% dei pazienti mostrava una riduzione dell’infiammazione e il 45,4% una progressione del danno strutturale. I pazienti con precoce coinvolgimento dell’ATM presentavano più frequentemente una risoluzione del processo infiammatorio (p=0,023). È stata osservata una relazione significativa tra la severità del danno osteocartilagineo all’ultima RM ed elevati punteggi di attività (p=0,018) e di danno (p<0,0001) alla RM basale. Conclusioni: i nostri risultati confermano che la valutazione clinica non è adeguata per diagnosticare il coinvolgimento dell’ATM e suggeriscono l’impiego della RM per la diagnosi precoce e il monitoraggio della risposta alla terapia.

Introduction: Involvement of temporomandibular joint (TMJ) is common in patients with Juvenile Idiopathic Arthritis (JIA) and may lead to craniofacial growth disturbances. Contrast-enhanced MRI is considered the best available method for TMJ assessment. Objectives: To investigate the agreement between MRI and physical examination in the detection of TMJ involvement; to evaluate the relationship between socio-demographic, clinical variables and radiologic outcomes such as resolution of synovitis and structural damage progression. Methods: 121 JIA patients with TMJ involvement who underwent at least 2 MRI examinations in our Centre were included in this retrospective study. TMJ inflammation and damage were evaluated according to the scoring systems proposed by the OMERACT (Outcome Measures in Rheumatology and Clinical Trials) MRI working group. The agreement between physical examination and MRI was analyzed using Cohen’s kappa coefficient. The relationship between socio-demographic and clinical variables and radiologic outcomes was estimated by bivariate analyses. Results: we examined 339 MRIs obtained from 121 JIA patients. No agreement was found between physical examination and MRI (right TMJ Cohen’s kappa = 0.15; left TMJ Cohen’s kappa = 0.26). MRI showed active synovitis in 63% of evaluations performed in patients with clinically inactive disease. On the follow-up MRIs, synovitis improved in 56.2% of patients and structural damage progression was found in 45.4% of patients. Early TMJ involvement was associated to an higher rate of resolution of the inflammatory process (p=0.023). High synovitis (p=0.018) and erosion scores (p<0.0001) at baseline MRIs were associated with the development of a severe osteocartilaginous damage. Conclusions: Our results confirm that TMJ involvement is clinically unrecognized in the majority of our patients and support the value of MRI in the diagnosis and monitoring of TMJ arthritis in JIA.