Augmentation vertebrale ad espansione cranio-caudale nelle fratture vertebrali acute e croniche: complicanze, risultati clinici e radiografici.

Abstract

Le fratture vertebrali sono condizioni dall’impatto debilitante sulle attività di vita quotidiana. L’augmentation vertebrale ad espansione cranio-caudale è una tecnica progettata per ridurre e stabilizzare la frattura vertebrale, migliorando l’outcome del paziente e correggendo le alterazioni anatomico-strutturali provocate dal collasso della vertebra. Lo studio nasce con lo scopo di valutare l’efficacia, la durata dei benefici e le complicanze dopo augmentation vertebrale in fratture vertebrali acute e croniche. È stato condotto uno studio analitico prospettico monocentrico per un periodo di 7 anni che ha coinvolto 34 pazienti trattati per fratture vertebrali a livello toracolombare. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi in base al timing chirurgico (g1: <6 settimane; g2: >6 settimane). Il kit chirurgico comprendeva un impianto espandibile in titanio Spine Jack® (Vexim) stabilizzato con l'iniezione di cemento osseo in polimetilmetacrilato (PMMA). Tra il 2014 e il 2020, 34 pazienti sono stati operati per il trattamento di 35 fratture vertebrali. Il punteggio medio di ODI nel corso dei follow up ha subito un netto miglioramento sia in g1 che in g2, così come il punteggio medio della scala VAS. Anche l’ampiezza media del wedge angle e le due altezze vertebrali anteriore e posteriore hanno dato risultati positivi. L'angolo medio di cifosi segmentale è migliorato solo in g1, mentre in g2 si è verificato un aggravamento della cifosi. Nel corso del follow up 2 pazienti sono deceduti per cause esterne e in g2 si sono verificate 2 fratture adiacenti. Il device Spine Jack dà ottimi risultati nella gestione del dolore e ha la capacità di correggere la cifosi vertebrale ripristinando la perdita delle altezze vertebrali, anche quando il trattamento è tardivo. Tuttavia, più la frattura tende a cronicizzare più il danno al piatto vertebrale porterà a una sofferenza discale, con peggioramento della cifosi segmentale e aumentato rischio di fratture adiacenti.

Vertebral fractures are conditions with a debilitating impact on daily living activities. Vertebral augmentation with cranio-caudal expansion is a technique designed to reduce and stabilize the vertebral fracture, improving the patient's outcome and correcting the anatomical and structural alterations caused by the collapse of the vertebra. The study was created with the aim of evaluating the effectiveness, duration of benefits and complications after vertebral augmentation in acute and chronic vertebral fractures. A 7-year prospective monocentric analytical study involved 34 patients treated for thoracolumbar vertebral fractures. Patients were divided into two groups based on surgical timing (g1: <6 weeks; g2:> 6 weeks). The surgical kit included an expandable titanium implant Spine Jack® (Vexim) stabilized with the injection of polymethylmethacrylate (PMMA) bone cement. Between 2014 and 2020, 34 patients were operated for the treatment of 35 vertebral fractures. The mean score of ODI during the follow-ups made a marked progress in both g1 and g2, as well as the mean score of the VAS scale. The average width of the wedge angle and the anterior and posterior vertebral heights also had positive results. The mean angle of segmental kyphosis improved only in g1, while an aggravation of kyphosis occurred in g2. During the follow-up 2 patients died from external causes and 2 adjacent fractures occurred in g2. The Spine Jack device gives excellent results in pain management and has the ability to correct vertebral kyphosis by restoring the loss of vertebral heights, even if treatment is belated. However, the more the fracture tends to become chronic, the more the damage to the vertebral plate will lead to discal suffering, with worsening of segmental kyphosis and increased risk of adjacent fractures.