Gli effetti della terapia con Metilfenidato sui disturbi del sonno nei pazienti affetti da Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività (ADHD): contributo casistico di un centro di terzo livello

Abstract

Background: L’interrelazione tra il Disturbo da Deficit d’Attenzione/Iperattività (ADHD) e i disturbi del sonno non è ad oggi stata del tutto chiarita. Lo scopo dello studio è indagare in una popolazione pediatrica in fascia scolare con diagnosi di ADHD la correlazione fra le problematiche del sonno - con attenzione alla loro caratterizzazione neurofisiologica - le comorbidità neuropsichiatriche e la terapia farmacologica con metilfenidato (MPH).

Metodi: Sono stati arruolati allo studio 10 soggetti affetti da ADHD, naive per la terapia farmacologica e presentanti indicazione a terapia psicostimolante. Prima dell’avvio del trattamento con MPH (T0) sono state effettuate una valutazione neuropsichiatrica e psicodiagnostica ed un’analisi del sonno (sia a livello soggettivo che a livello oggettivo mediante actigrafia e polisonnografia), poi ripetute ad un mese (T1) e a sei mesi (T2).

Risultati: Al T0 3/10 soggetti hanno superato il cutoff di riferimento alla Sleep Disturbance Scale for Children; alla polisonnografia 2/9 pazienti hanno presentato movimenti degli arti patologici, 3 un aumentato indice di apenea-ipopnea ed 1 un’efficienza del sonno inferiore alla media; all’actigrafia in 4/8 pazienti si è riscontrato un valore di Tempo Totale di Sonno leggermente inferiore alla media. In merito alle comorbidità sono emersi sintomi depressivi nel 50% dei casi, una sintomatologia ansiosa autopercepita nel 20% ed un rischio di disturbo bipolare nel 60%. Dal confronto dei dati tra t0 e t1 non sono emerse differenze statisticamente significative per le variabili soggettive ed oggettive del sonno, mentre relativamente alla valutazione delle comorbidità è emersa una variazione significativa al test Children’s Depression Inventory (p 0.036).

Conclusioni: I risultati preliminari sembrano suggerire un effetto neutro del farmaco sulla percezione soggettiva della qualità del proprio sonno e sui parametri oggettivi del sonno ed un effetto benefico sulle comorbidità.

Background: The relationship between Attention Deficit/Hyperactivity Disorder (ADHD) and sleep disorders has not been fully clarified to date. The study aims at investigating, in a pediatric school-age population diagnosed with ADHD, the correlation between sleep problems - with attention to their neurophysiological characterization - neuropsychiatric comorbidities and methylphenidate (MPH) drug therapy.

Methods: Ten subjects with ADHD, naive to drug therapy and presenting indication for psychostimulant therapy, were enrolled in the study. A neuropsychiatric and psychodiagnostic evaluation and a sleep analysis (both subjectively and objectively by actigraphy and polysomnography) were performed before the start of MPH treatment (T0), then repeated at one month (T1) and six months (T2).

Results: At T0 3/10 subjects exceeded the baseline cutoff at the Sleep Disturbance Scale for Children; at polysomnography 2/9 patients presented with pathological limb movements, 3 with increased apenea-hypopnea index and 1 with below-average sleep efficiency; at actigraphy 4/8 patients were found to have a Total Sleep Time value slightly below average. Regarding comorbidities, depressive symptoms emerged in 50% of cases, self-perceived anxiety symptoms in 20% and a risk of bipolar disorder in 60%. Comparison of the data between t0 and t1 showed no statistically significant differences for subjective and objective sleep variables. Instead, with reference to the assessment of comorbidities there was significant variation at the Children's Depression Inventory test (p 0.036).

Conclusions: Preliminary results seem to suggest a neutral effect of medication on subjective perception of its own sleep quality and objective sleep parameters and a beneficial effect on comorbidities.