Esofagite eosinofila: biomarkers predittivi della risposta terapeutica dalla manometria ad alta risoluzione all'analisi proteomica.

Abstract

L’Esofagite Eosinofila (EoE) è una malattia cronica immunomediata, a eziologia atopica, di recente definizione, con disfunzione esofagea e da infiltrato eosinofilo nella mucosa. Prevalenza ed incidenza sono in aumento, per l’incremento delle biopsie esofagee durante l’endoscopia. La presenza di disfagia indica lo studio manometrico. Tra tutti i parametri, l’Intrabolus Pressure (IBP) ha dimostrato la possibilità di distinguere Pazienti con infiammazione della mucosa, che hanno avuto beneficio dagli Inibitori della Pompa Protonica (PPI) (PPI REE) da quelli con iniziale fibrosi e mancata risposta alla terapia (NON PPI REE). Scopo:identificare descrittori e biomarkers predittivi con tecniche proteomiche ed immunoistochimiche per identificare a quale gruppo un Paziente appartenga ed ottenere una precoce risposta. Abbiamo studiato 24 pazienti con EoE, dimostrata dall’esame istologico di biopsie multiple; tutti, tranne 4, sono stati sottoposti a manometria ad alta risoluzione (HRM). Le biopsie del terzo medio sono state analizzate con tecnica proteomica e l’uso di due algoritmi Linear Discriminant Analysis (LDA) e Multidimensional Algorithm Protein Map (MAProMa). Seguiva analisi immunoistochimica. Il valore dell’IBP si è dimostrato significativamente diverso tra i controlli, i PPI REE ed i NON PPI REE. L’analisi proteomica è stata condotta sulle biopsie al terzo medio esofageo ottenute dalla prima endoscopia: sono state identificate 1445 proteine, 456 condivise tra i due gruppi, 600 proteine caratterizzavano i PPI REE, 389 i NON PPI REE. Con l’applicazione del LDA e MAProMa, si sono identificate 58 proteine peculiari di ogni gruppo. Tra queste, la Galectina 3 si è dimostrata overespressa a livello epiteliale nei PPI REE, e con l’analisi delle immagini la differenza tra i due gruppi era statisticamente significativa. Questo studio ha dimostrato la possibilità di poter conoscere anticipatamente la risposta alla terapia della EoE, migliorando la qualità di vita dei pazienti.

Eosinophilic esophagitis (EoE) is a recently defined chronic immune-mediated disease of atopic aetiology with esophageal dysfunction and mucosal eosinophilic infiltrate. Prevalence and incidence are increasing due to the rising in esophageal biopsies during upper endoscopy. The presence of dysphagia suggests the manometric study. Among all the parameters, Intrabolus Pressure (IBP) has shown the possibility of distinguishing Patients with inflammation of the mucosa, who benefited from Proton Pump Inhibitors (PPIs) (PPI REE) from those with initial fibrosis and lack of response to therapy. (NOT PPI REE).Aim: identify predictive descriptors and biomarkers with proteomic and immunohistochemical techniques to identify which group a patient belongs to and obtain an early response. We studied 24 patients with EoE, demonstrated by the histological examination of multiple biopsies; all but 4 were subjected to high resolution manometry (HRM). The biopsies of the middle third were analyzed with proteomic technique and the use of two Linear Discriminant algorithms Analysis (LDA) and Multidimensional Algorithm Protein Map (MAProMa). Immunohistochemical analysis followed. The IBP value was found to be significantly different between the controls, the REE PPIs and the NON REE PPIs. The proteomic analysis was conducted on the middle third esophageal biopsies obtained from the first endoscopy: 1445 proteins were identified, 456 shared between the two groups, 600 proteins characterized the REE PPIs, 389 the NOT REE PPIs. With the application of the LDA and MAProMa, 58 specific proteins of each group were identified. Among these, Galectin 3 proved to be overexpressed at the epithelial level in PPI REEs, and with image analysis the difference between the two groups was statistically significant. This study demonstrated the possibility of knowing previously the response to EoE therapy, improving the quality of life of patients.