Caratteristiche cliniche e funzionalità respiratoria post-COVID-19, in personale sanitario ed equiparato presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova: implicazioni per la Medicina del Lavoro

Abstract

Background: La tutela della salute e sicurezza sul lavoro degli operatori sanitari, una delle categorie di lavoratori adibita ad attività considerate essenziali nel contesto pandemico COVID-19, ha importanti implicazioni anche in termini di sostenibilità per il sistema sanitario. Metodi: La popolazione in studio ha incluso operatori sanitari e soggetti a essi equiparati, nel periodo 01/01/2022 - 31/03/2022. Sono state condotte indagini al rientro al lavoro (T0) e a 90 giorni dal rientro (T1) relativamente a: (i) quadro clinico; (ii) test di funzionalità respiratoria (PFR). Inoltre è stata indagata la concordanza tra test antigenici e molecolari. Risultati: Sono state effettuate valutazioni su n=191 soggetti presso la UO Medicina del Lavoro dell’IRCCS Policlinico San Martino di Genova. L’analisi di concordanza tra test antigenici e molecolari eseguiti per la dismissione dell’isolamento domiciliare ha mostrato una correlazione positiva tra i due test (indice di Pearson R=0,77 P= <0,0001). Per n=157 soggetti sono stati analizzati, i cicli d’amplificazione tramite metodica RT-PcR in occasione della diagnosi d’infezione. Le analisi sono state condotte presso il Laboratorio di riferimento regionale della UO Igiene del Policlinico San Martino di Genova. La media dei cicli d’amplificazione ottenuta tramite RT-Pcr non è stata osservata essere in correlazione né con la durata di positività né con il numero di sintomi sviluppati nel corso dell’infezione (R= -0,17; p=0,04 e 0,29; p=0,0002 rispettivamente). Il confronto tra i valori osservati alle PFR ha mostrato un miglioramento significativo delle PFR al T1, in particolare tra i soggetti con un indice di Tiffeneau <80% e in coloro con un picco di flusso espiratorio <70%. Conclusioni: Il ritorno al lavoro in sicurezza e in tempi rapidi degli operatori sanitari consentirebbe il mantenimento dell’erogazione delle prestazioni assistenziali in scenari ad alta circolazione virale caratterizzati da una bassa patogenicità.

Background: Protecting the occupational health and safety of healthcare workers, one of the categories of workers engaged in acitivities considered essential in the COVID-19 pandemic context, also has important implications in terms of sustainability for the healthcare system. Methods: The study population included healthcare workers and their equivalents, during the period 01/01/2022 – 31/03/2022. Investigations were conducted at return to work(T0) and 90 days after(T1) regarding: (i)clinical evaluation; (ii) respiratory function tests(PFR). In addition, the concordance between antigenic and molecular tests was investigated. Results: Evaluations were performed on n=191 subjects at Occupational Health Service. Correlation analysis between antigenic and molecular showed a positive correlation between the two tests (Pearson's index R=0.77 P= <0.0001), at time of discontinuation of home isolation. Amplification cycles were analyzed for n=157 subjects with RT-PcR method at the time of diagnosis of infection. Analyses were conducted at the Regional Reference Laboratory of the UO Hygiene at IRCCS Ospedale Policlinico San Martino of Genoa. The average number of amplification cycles by RT-Pcr method was not observed to be in correlation with either the duration of positivity or the number of symptoms developed during the course of infection (R= -0.17; p=0.04 and 0.29; p=0.0002 respectively). Comparison of observed values at PFRs showed a significant improvement at T1, particularly among subjects with a Tiffeneau index <80% and in those with a peak expiratory flow <70%. Conclusions: The safe and timely return to work of healthcare workers would allow the continued delivery of care in high viral circulation scenarios characterised by low pathogenicity.