''L'attività fisica come valido alleato nella riduzione della sintomatologia depressiva nella terza età''

Abstract

La depressione è uno dei disturbi psichici più comuni e invalidanti che colpiscono la nostra popolazione, che ha trovato maggiormente campo fertile negli ultimi due anni in seguito alla Pandemia COVID-19. A contribuire all’espansione di queste malattie è la mancata consapevolezza della loro gravità nel vivere comune e la frequenza con cui vengono trattate tardivamente e in modo non adeguato.In questo elaborato il focus dell’indagine sarà incentrato sulla terza età.La depressione negli anziani è molto frequente ma, come erroneamente si pensa,non costituisce una fase “normale” del processo di invecchiamento.Attualmente, i trattamenti più utilizzati nella gestione dei disturbi depressivi sono la terapia farmacologica e la psicoterapia.La terapia farmacologica può essere, però, sconsigliabile per gli anziani che assumono già altri farmaci. Recentemente, tra le strategie di prevenzione e gestione della sintomatologia depressiva si sta affermando l’ipotesi che l’attività fisica possa indurre dei miglioramenti e benefici nei soggetti depressi ed essere cosi impiegata come una vera e propria terapia.L’idea della mia ricerca è nata dal fatto che, a settembre 2021, l’ATLETICAMENTE ASD, Associazione in cui presto la mia collaborazione da 8 anni, ha avviato un progetto chiamato “Argento in movimento”, ovvero un programma di attività fisica rivolto alle popolazione over 65 destinato a promuovere l’importanza dell’esercizio fisico, contrastare la sedentarietà e l’isolamento sociale.Gli utenti che hanno aderito sono stati valutati al basale con il Senior Fitness Test e il QIDS-SR16, ed è stato sorprendente rilevare come fossero presenti alte incidenze di sintomi riconducibili ai disturbi depressivi.Da ciò è scaturita la curiosità di andare a verificare se, attraverso la somministrazione di un programma mirato e supervisionato di attività motoria , gli utenti che hanno preso parte al nostro progetto avrebbero potuto trarne giovamento, in termini di diminuzione della sintomatologia

Depression is one of the most common and disabling psychic disorders affecting our population, which has found more fertile ground in the last two years following the COVID-19 pandemic. Contributing to the expansion of these diseases is the lack of awareness of their severity in ordinary living and the frequency with which they are treated late and inadequately. In this paper the focus of the investigation will be on the elderly. it is very frequent but, as is mistakenly thought, it does not constitute a "normal" phase of the aging process. Currently, the most used treatments in the management of depressive disorders are drug therapy and psychotherapy. Pharmacological therapy may, however, be inadvisable for the elderly who are already taking other medications. Recently, among the strategies for the prevention and management of depressive symptoms, the hypothesis is being established that physical activity can induce improvements and benefits in depressed subjects and thus be used as a real therapy. born from the fact that, in September 2021, ATHLETICALLY ASD, an Association in which I have been collaborating for 8 years, started a project called "Silver in movement", that is a physical activity program aimed at the over 65 population intended to promote the importance of physical exercise, counteracting sedentary lifestyle and social isolation. The users who joined were evaluated at baseline with the Senior Fitness Test and the QIDS-SR16, and it was surprising to find that there were high incidences of symptoms attributable to depressive disorders. From this arose the curiosity to go and check whether, through the administration of a targeted and supervised program of In motor activity, the users who took part in our project could have benefited from it, in terms of reducing symptoms.