Valorizzazione delle aree interne: il recupero della frazione fantasma di Consonno (Lecco) a partire da associazioni ed enti locali

Abstract

Consonno è una frazione fantasma del comune di Olginate (LC), posta sul versante orientale del Monte Regina, in un contesto fortemente naturale compreso in un PLIS. Negli anni '60 essa ha subito trasformazioni ingenti e impattanti che ne hanno sovrascritto la storia, a opera del conte Mario Bagno, proprietario dell'intero versante. Il borgo rurale viene dunque sostituito da un'eclettica "Las Vegas" brianzola, dal successo effimero. Il compromesso equilibrio idrogeologico ha portato infatti il luogo a essere progressivamente abbandonato, ma tuttavia frequentato ancora oggi, attirando locali affezionati, sportivi, curiosi di varia provenienza. I forti limiti posti dall'estesa proprietà privata, disinteressata al luogo, e dalle condizioni di marginalità riconducibili a quelle di un'area interna intermedia, rendono particolarmente complessa la progettualità, che conta già numerosi nulla di fatto. L'assenza di interventi, tuttavia, accentua sempre più le criticità del luogo -specialmente quelle naturalistiche- e rende meno evidenti i suoi punti di forza. Il presente lavoro di tesi propone un progetto elaborato sulla base del dialogo con vari attori sociali che orbitano attorno a Consonno (dall'amministrazione, a enti pubblici, alle associazioni), con l'obiettivo di mettere a sistema le prospettive e le aspettative da questi presentate, con le necessità del paesaggio e dell'ambiente. Si propone dunque l'elaborazione di una strategia di intervento nel lungo periodo, di cui si approfondisce la progettazione di un'area pubblica poco a valle dl borgo. Tale area, individuata dal PGT di Olginate e per la quale potrebbero esserci accordi con il privato, offrirà spazi naturali utili a rafforzare il legame della popolazione con il luogo, incentivando il recupero. A sostegno del progetto, si fa riferimento alla ricchezza di esempi di recupero dei luoghi marginali sul territorio italiano, tema sempre più al centro dell'interesse normativo e degli incentivi nazionali e regionali.

Consonno is a ghost village, part of the town of Olginate (LC), placed on the eastern slope of Mount Regina, in a highly natural context and included in a local natural area. In the sixties, it suffered heavy and impacting transformations that overwrote its history, by the earl Mario Bagno, owner of a big part of the territory. The rural town was thus replaced by an eclectic "Las Vegas" that had an ephemeral success. The compromised hydrogeological balance led to a progressive abandonment of Consonno, but still frequented by locals, athletes, and curious people of various origins. The severe limits from the extensive private property, disinterested in this place, and given by conditions of marginality of an intermediate inner area, make planning particularly complex, as there have already been many nothing done. The absence of operations emphasizes more and more the critical issues of this place -especially the naturalistic ones- and makes its strengths weaker. This thesis proposes a project developed starting from the interlocution with various social actors related to Consonno (administration, public entities, associations), pursuing the aim of synthesizing their perspectives and expectations with landscape's and environment's needs. A long-term intervention strategy is therefore proposed, of which the planning of a public area just downstream the town is further studied in depth. This area, identified by the territorial governance plan of Olginate, will offer natural spaces helpful to strengthen the local population's bond with the place, thus encouraging recovery. In support of the project, reference is made to the wealth of examples of recovery of marginal areas on the Italian territory, a subject increasingly at the center of regulatory interest and national and regional incentives.