Prevalenza delle infezioni a trasmissione sessuale nel centro per le MTS della Clinica Dermatologica del Policlinico San Martino di Genova: Confronto tra il periodo Pre e Post Pandemia da SARS-COV-2

Abstract

Introduzione: le restrizioni agli spostamenti durante la pandemia da COVID-19 hanno limitato gli accessi alle strutture sanitarie ai casi urgenti determinando un calo del numero di visite negli ambulatori dedicati alle infezioni a trasmissione sessuale (IST). Obiettivo: il presente studio ha lo scopo di confrontare la prevalenza delle IST diagnosticate nella Clinica Dermatologica del Policlinico San Martino (Genova) nel periodo della pandemia e la prevalenza nel periodo pre-pandemia. Risultati: tra gennaio 2019 e febbraio 2020 (pre-pandemia) sono stati visitati 428 pazienti (262 maschi, 166 femmine, età media: 41.7 anni) in cui sono state riscontrate 375 nuove diagnosi; le più frequenti sono state: condilomi, vaginosi da Micoplasmi e sifilide. Tra marzo 2020 ed aprile 2021 (periodo pandemico) sono stati visitati 343 pazienti (227 maschi, 116 femmine, età media: 41,5 anni) in cui sono state riscontrate 322 nuove diagnosi; le più frequenti sono state: condilomi, infezione anale da papillomavirus ad alto rischio (HPV-HR) e vaginosi da Micoplasmi. Non si riscontrano significative differenze tra i due periodi, eccetto un aumento significativo di infezioni anali da HPV-HR ed un aumento minore di sifilidi e proctiti da micoplasmi durante la pandemia rispetto al periodo pre-pandemia. Il nostro lavoro conferma gli studi svolti a Milano, Trento ed in Danimarca. Al contrario, uno studio spagnolo ed uno libanese riportano una riduzione delle diagnosi di IST durante la pandemia. Conclusioni: i dati dello studio dimostrano che i comportamenti a rischio e le IST non sono diminuiti durante la pandemia. La difficoltà ad accedere alle visite e ad eseguire test diagnostici e terapie può aver contribuito alla diffusione delle IST. Poichè i tempi di incubazione di alcune IST sono lunghi è importante continuare ad eseguire test diagnostici e di screening per evitare le complicanze di alcune IST, come infertilità o neoplasie.

Introduction: the lockdown measures during the COVID-19 pandemic have affected the patient’s access to the Hospitals, resulting in a decrease in the number of visits in the sexually transmitted infections (STIs) centers. Objective: the purpose of this study was to compare the prevalence of the STIs diagnosed in the STI outpatient clinic of the Dermatology Unit (San Martino Hospital, Genoa) during the pandemic and the prevalence of the STIs during the pre-pandemic period. Results: between January 2019 and February 2020 (pre-pandemic period) 428 patients were visited (262 males, 166 females, average age: 41.7 years) with 375 new diagnoses; the most frequent diagnosis were: condylomas, Mycoplasmas vaginosis and syphilis. Between March 2020 and April 2021 (pandemic period) 343 patients were visited (227 males, 116 females, average age: 41.5 years) with 322 new diagnoses; the most frequent diagnosis were: condylomas, anal infection with high-risk papillomavirus (HPV-HR) and Mycoplasmas vaginosis. There were no significant differences between the two periods, except for a significant increase in HPV-HR anal infections and a smaller increase in syphilis and Mycoplasmas proctitis during the pandemic period compared to the the pre-pandemic period. Our work confirms the studies carried out in Milan, Trento and in Denmark. Conversely, studies from Spain and Lebanon reported a reduction in STIs diagnoses during the pandemic. Conclusion: Data from our study show that risk behaviors and STIs didn’t decrease during the pandemic. Difficulties in accessing the Hospitals and performing diagnostic tests and therapies may have contributed to the spread of STIs. As the incubation period of some STIs is long, it is important to continue to perform diagnostic and screening tests in order to avoid the complications of some STIs, such as infertility or neoplasms.