LE POLITICHE DI SVILUPPO TERRITORIALE NELLE REGIONI ALPINE ITALIANE. L’Alto Adige, caso di successo ed esperienza trasferibile?

Abstract

Per decenni, dalla fine dello secondo conflitto mondiale, la montagna italiana è stata dimenticata dalle principali politiche di sviluppo ed è quindi stata soggetta ad un continuo spopolamento ed a un conseguente abbandono del territorio, perdita di biodiversità, valori culturali, rischio idrogeologico e, talvolta, anche ad uno sfruttamento intensivo delle aree non sufficientemente presidiate dalla popolazione locale. In alcuni regioni, tuttavia, questo processo sembra non essere mai avvenuto o, per lo meno, sembra essere stato arrestato in tempo. Questo lavoro, adottando una prospettiva di analisi e valutazione delle politiche pubbliche, si propone di indagare almeno in parte le ragioni delle differenti performance di queste regioni, rilevando inoltre se ciò che è stato fatto in tali contesti è il frutto intenzionale di specifiche politiche pubbliche. Dopo un accenno all’importanza crescente che la partecipazione degli enti del territorio ha acquisito negli ultimi decenni per garantire uno sviluppo locale duraturo, ed agli elementi fondamentali che ne possono determinare il successo, verrà esaminato il contesto di riferimento di Valle d’Aosta, Trentino e Alto Adige, individuando gli aspetti nodali, le possibili variabili e conseguenti indicatori il cui esame è essenziale per comprendere la struttura e l’evoluzione del loro sistema locale. Sulla base di quanto emerso, sarà condotto uno specifico approfondimento relativo all’Alto Adige/Sudtirol come caso di particolare “successo” di un territorio che, dopo un lungo periodo anche critico e difficile di definizione della propria identità, è riuscito a trasformare le proprie peculiarità in punti di forza, divenendo un’area produttività e di benessere, testimone della capacità di un territorio di generale il proprio sviluppo. Saranno poi considerati gli elementi trasferibili.

For decades, since the end of the Second World War, the Italian mountain areas have been forgotten by the main development policies and have therefore been subject to continuous depopulation and consequent abandonment of the territory, loss of biodiversity, cultural values, hydrogeological risk and, sometimes, even to an intensive exploitation of areas not sufficiently manned by the local population. In some regions, however, this process seems to have never happened or, at the very least, appears to have been stopped in time: mainly in Valle d'Aosta, Trentino and Alto Adige. This work, adopting a perspective of analysis and evaluation of public policies, aims to investigate, at least in part, the reasons for the different performances of these regions, also noting whether what has been done in these contexts is the intentional fruit of specific public policies. After a mention of the growing importance that the participation of local authorities has acquired in recent decades to ensure lasting local developmen, and the fundamental elements that can determine its success, We will examine the context of Valle d'Aosta, Trentino and Alto Adige, identifying the nodal aspects, the possible variables and consequent indicators whose examination is essential to understand the structure and evolution of their local system. On the basis of what emerged, a specific study will be conducted on Alto Adige / Sudtirol as a case of particular "success" of a territory which, after a long and difficult period of defining its own identity, has managed to transform its own peculiarities in strengths, becoming an area of productivity and well-being, witness to the ability of a territory to general its own development. Transferable items will then be considered.