Effetto della vitamina D nello scompenso cardiaco

Abstract

Numerous epidemiological and observational studies have shown an inverse relationship between plasma levels of vitamin D and the prevalence of cardiovascular diseases, particularly in the context of heart failure. Studies obtained on animal models and in vitro have made it possible to identify various pathophysiological mechanisms demonstrating the existence of a correlation between vitamin D deficiency and the pathogenesis of cardiovascular diseases. It has also been shown that hypovitaminosis D is able to worsen the activity of nitric oxide, negatively modulate the activity of the renin angiotensin aldosterone system and increase the levels of inflammation mediators. As will be described later, these changes play a crucial role in the pathogenesis of heart failure. The mechanism by which vitamin D can improve heart function is not yet fully understood, however it is believed that every cell in the body responds to the mediated stimulus of the biologically active forms of vitamin D, which would then act as a hormone with pleiotropic action. The purpose of this thesis was to study the possible prognostic role of vitamin D in patients over 65 suffering from heart failure in acute hospitalization.

Numerosi studi epidemiologici ed osservazionali hanno dimostrato una relazione inversa tra i livelli plasmatici di vitamina D e la prevalenza di malattie cardiovascolari, con particolare nell’ambito dello scompenso cardiaco. Studi ricavati su modello animale e in vitro hanno permesso di individuare svariati meccanismi fisiopatologici a dimostrazione dell’esistenza di una correlazione tra la carenza di vitamina D e la patogenesi delle malattie cardiovascolari. È stato inoltre dimostrato che l’ipovitaminosi D è in grado di peggiorare l’attività dell’ossido nitrico, modulare in senso negativo l’attività del sistema renina angiotensina aldosterone ed aumentare i livelli dei mediatori dell’infiammazione. Come verrà descritto successivamente tali cambiamenti hanno un ruolo cruciale nella patogenesi dello scompenso cardiaco. Non è ancora del tutto chiaro il meccanismo con il quale la vitamina D possa migliorare la funzione cardiaca, tuttavia si ritiene che ogni cellula dell’organismo risponda allo stimolo mediato delle forme biologicamente attive della vitamina D, che agirebbe quindi come un ormone con azione pleiotropica. Lo scopo della presente tesi è stato quello di studiare il possibile ruolo prognostico della vitamina D in pazienti over 65 affetti da scompenso cardiaco in regime di ricovero ospedaliero per acuti.