La dimensione temporale delle virtù etiche. Pazienza, istante e fioritura umana in Vladimir Jankélévitch (1903-1985).

Abstract

Di fronte alla degenerazione degli strumenti morali del mondo, Vladimir Janélévitch accoglie l’importanza di riflettere sul tempo, nella sua dimensione di durata della vita, di capacità di accogliere speranza e, raccogliendo istanti nella pratica morale dell’esprimersi, dona praticità all’essere. Ne emerge il bisogno di indagare sulle modalità di azione e per farlo, è bene concentrarsi su un’ontologia della virtù, come espressione di durata dell’essere nel tempo del suo gesto. In questo punto, il tempo incontra nello specifico, la pazienza come elemento di un’ontologia completa dell’intera impalcatura delle virtù etiche. Questa breve analisi prende in considerazione alcuni elementi essenziali, utili alla comprensione dell’idea di persona nel mondo. Tutti questi aspetti permettono di cogliere i punti di contatto con alcuni degli autori che hanno maggiormente influenzato la riflessione filosofica di Jankélévitch, come Aristotele, Agostino, Gracían, ponendolo in una prospettiva rinnovata, che si avvicina alla Virtue Ethics. A completare il ragionamento, si aggiunge, inoltre, un rapido confronto con il pensiero di María Zambrano.

Faced with the degeneration of the world's moral instruments, Vladimir Janélévitch welcomes the importance of reflecting on time, in its dimension of life span, of the capacity to welcome hope and, by collecting moments in the moral practice of expressing oneself, gives practicality to being. From this emerges the need to investigate the modalities of action and to do so, it is good to focus on an ontology of virtue, as an expression of the duration of being in the time of his gesture. At this point, time specifically meets patience as an element of a complete ontology of the entire scaffolding of ethical virtues. This brief analysis takes into consideration some essential elements, useful for understanding the idea of ​​the person in the world. All these aspects allow us to grasp the points of contact with some of the authors who most influenced Jankélévitch's philosophical reflection, such as Aristotle, Agostino, Gracían, placing him in a renewed perspective, which is close to Virtue Ethics. To complete the reasoning, there is also a quick comparison with the thought of María Zambrano.