L'iconografia dell'incontro biblico tra Davide e Abigail nell'ambiente artistico genovese di età moderna.

Abstract

Il presente elaborato si pone l’obiettivo di indagare l’iconografia dell’episodio biblico narrato nel venticinquesimo capitolo del primo libro di Samuele, ovvero l’incontro tra Davide e Abigail, attraverso un confronto, soprattutto dal punto di vista formale e compositivo, tra le versioni del soggetto realizzate in un ambiente artistico diverso da quello genovese e quelle invece legate alla città di Genova. Partendo dall’analisi esegetica del passo biblico, con opportuni riferimenti a quella che doveva essere la comune interpretazione del capitolo venticinquesimo del primo libro di Samuele nel periodo preso in esame, si è ritenuto necessario dedicare uno dei capitoli iniziali dell’elaborato alla tesi che vede la figura di Abigail come una delle prefigurazioni della Vergine Maria. Dal punto di vista prettamente iconografico si è optato per operare un confronto diretto tra una selezione di opere, raffiguranti lo stesso soggetto, derivanti da ambienti artistici diversi fra loro, oltre che da epoche differenti, seppur tutte concentrate in quella comunemente definita come ‘età moderna’. Infine, tra le opere comprese nell’ultimo capitolo, viene affrontato l’interessante caso dell’affresco, realizzato da Benedetto e Pantaleo Calvi, situato nella loggia del primo piano di Palazzo Interiano Pallavicino, il quale rappresenta un caso in cui tutti gli elementi figurativi fino a quel momento identificati come valide prove a favore dell’attribuzione all’affresco del soggetto preso in esame abbiano in realtà contribuito a creare confusione sul suo corretto riconoscimento iconografico che, secondo chi scrive, non va ricercato nell’incontro tra Davide e Abigail.

This paper aims to investigate the iconography of the biblical episode narrated in the twenty-fifth chapter of the first book of Samuel, namely the meeting between David and Abigail, through a comparison, especially from a formal and compositional point of view, between the versions of the subject produced in an artistic environment other than Genoa and those linked to the city of Genoa. Starting from an exegetical analysis of the biblical passage, with appropriate references to what must have been the common interpretation of the twenty-fifth chapter of the first book of Samuel in the period under examination, it was considered necessary to devote one of the initial chapters of the paper to the thesis that sees the figure of Abigail as one of the prefigurations of the Virgin Mary. From a purely iconographic point of view, we opted for a direct comparison between a selection of works depicting the same subject, from different artistic environments, as well as from different periods, although all concentrated in what is commonly defined as the 'modern age'. Finally, the last chapter deals with the interesting case of the fresco by Benedetto and Pantaleo Calvi, located in the loggia on the first floor of Palazzo Interiano Pallavicino, which represents a case in which all the figurative elements hitherto identified as valid evidence in favour of the attribution to the fresco of the subject under examination actually contributed to create confusion as to its correct iconographic recognition, which, in the opinion of the author, should not be sought in the meeting between David and Abigail.