Quasi tutto. Elencazioni, liste, cataloghi, inventari, indici ed altri eccetera nelle scritture di ricerca contemporanee

Abstract

La presente tesi intende offrire uno studio vasto sulle manifestazioni di quanto viene definito forma-lista all’interno dell’ambito delle scritture di ricerca contemporanee, non prima di aver specificato che cosa quest’ultima espressione voglia significare. L’obiettivo dell’elaborato è testare la validità del frequente assunto critico circa l’abbondanza di liste, elenchi e moduli catalogativi vari nelle scritture dell’area in esame, e ragionare sulle prospettive aperte da una tale verifica. Nel capitolo iniziale viene prospettata una fenomenologia variegata di alcune delle possibili applicazioni della forma lista in scritture appartenenti a una fase di contemporaneità estesa, quindi comprensiva anche di sperimentazioni secondo novecentesche. Oltre a ciò, si discute sui funzionamenti che la forma-lista ha rivestito complessivamente nelle società umane, dall’invenzione dell’alfabeto sino agli algoritmi digitali. Alla fase strettamente contemporanea, sono invece dedicati il secondo e il terzo capitolo, che non mancano di interrogarsi sulle differenze eventualmente subentrate nelle elencazioni delle scritture esaminate, in particolare al confronto con alcune sperimentazioni del Gruppo 63, e persino del successivo Gruppo '93. Entrambi i capitoli mettono, inoltre, in luce come le scritture di ricerca contemporanee vivano e riflettano la crisi (se non la dissoluzione) del tradizionale sguardo antropocentrico. La parte conclusiva, infine, si concentra sul non semplice quesito di come leggere certe scritture elencative che eclatantemente si sottraggono alla lettura lineare, sottolineando l’importanza delle ingiunzioni interpretative sovente contenute dentro, intorno e fuori al testo, ammesso che di testo, se lo domanda lo stesso capitolo, è ancora lecito parlare.

This thesis aims to offer a broad study on what is defined as a list form, and its manifestation within the area of contemporary scritture di ricerca. Nevertheless, we primarily intend to clarify the values involved in the latter expression. The principal goal is to test the abundance of listing and other cataloguing strategies among the writings under examination, and to confront the current experimentations to the twentieth-century ones, in order to measure continuities and differences. The very first chapter is particularly interested in this; however, it also emphasizes the crucial role of lists among human societies from the alphabet invention to the current digital algorithm. The second and the third chapters are dedicated to the contemporary years as strictly intended: both of them highlight how current scritture di ricerca are influenced by the crisis (if not the dissolution) of the traditional anthropocentric gaze. The conclusive pages, finally, are focused on the question regarding how to read such elencative writings. It is underlined the importance of the instructions disseminated within, around, and even outside the text, whether is still reasonable to use the word text.