Gli standard urbanistici tra il D.M. 1444/68 e i modelli evolutivi: l'esperienza ligure di Laigueglia

Abstract

La prima parte del presente lavoro di tesi viene dedicata a delineare il significato del termine standard ed il suo percorso negli anni. Partendo dall'etimologia della parola, passando dalla sua prima apparizione nel mondo urbanistico, per poi arrivare a trattare delle fonti normative, con particolare attenzione al Decreto Ministeriale n. 1444 del 1968, che vede le sue origini in un articolo della precedente Legge ponte, la L. n. 765 del 1967. Grazie a quest’ultimo testo vennero introdotti e fissati quei valori minimi inderogabili che cambiarono il modo di progettare e pianificare nel nostro paese. La seconda parte tratta dell’attività legislativa delle regioni e del fatto che nel 2013, con la Legge n. 98 (che converte in Legge il Decreto del fare), all’art 30, comma 1, lettera a, si introduce la possibilità per le regioni di adottare delle disposizioni derogatorie al Decreto Ministeriale del 1968. Infatti la disciplina normativa si è arricchita con diversi parametri aggiuntivi, senza però dimenticare che gli standard, sebbene siano una condizione necessaria, non sono tuttavia sempre sufficienti per una concreta realizzazione dei servizi necessari alla comunità di ciascun territorio. Dallo studio di alcune delle normative regionali, si giunge, nella terza parte di questo lavoro, a svolgere uno studio su un’esperienza basata sul Comune ligure di Laigueglia. In questa parte si cercherà di condurre un’analisi di confronto delle disposizioni regionali rispetto alla normativa nazionale sul tema degli standard. Questo studio verrà attuato su uno dei calcoli per determinare i servizi necessari all'attuazione del Piano Urbanistico Comunale, ovvero il calcolo delle Unità di carico urbanistico come appena citato, nell'ambito residenziale e turistico ricettivo. Successivamente verrà attuato un confrontato tra il Regolamento regionale ligure del 2017 ed il Decreto Ministeriale cercando di analizzarne le differenze e le innovazioni apportate dalla normativa regionale.

The first part of this thesis work is dedicated to outlining the meaning of the term standard and its path over the years. Starting from the etymology of the word, passing from its first appearance in the urban planning world, to then get to dealing with regulatory sources, with particular attention to Ministerial Decree no. 1444 of 1968, which has its origins in an article of the previous bridge law, Law no. 765 of 1967. Thanks to this last text, those mandatory minimum values ​​were introduced and set that changed the way of designing and planning in our country. The second part deals with the legislative activity of the regions and the fact that in 2013, with Law no. 98 (which converts the Decree of doing into law), Article 30, paragraph 1, letter a, introduces the possibility for the regions to adopt derogating provisions from the 1968 Ministerial Decree. additional parameters, without forgetting that the standards, although a necessary condition, are nevertheless not always sufficient for a concrete realization of the services necessary for the community of each territory. From the study of some of the regional regulations, the third part of this work leads to a study on an experience based on the Ligurian municipality of Laigueglia. In this part we will try to conduct a comparison analysis of regional provisions with respect to national legislation on the subject of standards. This study will be implemented on one of the calculations to determine the services necessary for the implementation of the Municipal Urban Plan, or the calculation of the urban load units as just mentioned, in the residential and tourist accommodation sector. Subsequently, a comparison will be made between the Ligurian regional regulation of 2017 and the Ministerial Decree, trying to analyze the differences and innovations brought about by the regional legislation.