NODO

Abstract

Il progetto, situato a Douiret, nel deserto tunisino, nasce dall'esigenza di ospitare nuovi abitanti e turisti in vista della riqualificazione del sito archeologico dell'antico villaggio che portava il medesimo nome. Si tratta di una nuova costruzione collocata a metà strada tra l’antico sito archeologico e il moderno centro abitato. Il nuovo villaggio sarà in grado di ospitare 1600 abitanti: studenti e turisti che verranno a visitare le rovine dell’antica città e lavoratori impiegati nelle attività. La sua forma planimetrica, la sua composizione e il suo significato si ispirano ai tappeti tunisini, che sono un elemento molto importante nella cultura artistica locale. Infatti il tappeto fin dai tempi più antichi rappresentava un luogo di riparo e veniva infatti utilizzato per la costruzione delle capanne delle varie tribù nomadi. Allo stesso modo, attraverso un salto di scala, il tappeto diventa la nuova città. Il complesso è suddiviso su diversi livelli. Il piano terra è completamente aperto e caratterizzato dalla presenza di una selva di pilastri disposti seguendo una maglia regolare con alcune eccezioni di multipli della stessa. Sopra quest’ultimo sono presenti due piani residenziali. A concludere il piano delle coperture anch’esso calpestabile. Al piano terra sono presenti tutte le funzioni pubbliche: un teatro, un mercato, una moschea, una scuola e spazi di vita comune. Nei due piani residenziali le abitazioni sono costituite da case a patio, sono inoltre presenti spazi dedicati al lavoro e al commercio. I due livelli residenziali sono collegati tra loro per mezzo di percorsi pubblici e spazi verdi che portano dal primo livello residenziale, fino alla copertura. Esiste inoltre un sistema di collegamenti verticale che unisce tutti i piani, partendo dal livello pubblico del piano terra. La copertura è caratterizzata dalla presenza di un sistema di ventilazione naturale costituito da camini solari, posti in sommità delle corti delle abitazioni a patio.

The project, located in Douiret, in the Tunisian desert, stems from the need to accommodate new inhabitants and tourists in view of the redevelopment of the archaeological site of the ancient village that bore the same name. It is a new construction located halfway between the ancient archaeological site and the modern town. The new village will be able to accommodate 1600 inhabitants: students and tourists who come to visit the ruins of the ancient city and workers employed in the activities. Its planimetric shape, its composition and its meaning are inspired by Tunisian carpets, which are a very important element in the local artistic culture. In fact, the carpet since ancient times represented a place of shelter and was in fact used for the construction of the huts of the various nomadic tribes. In the same way, through a leap in scale, the carpet becomes the new city. The complex is divided on different levels. The ground floor is completely open and characterized by the presence of a forest of pillars arranged following a regular mesh with some exceptions of multiples of the same. Above this there are two residential floors. To conclude the floor of the roofs also walkable. On the ground floor there are all the public functions: a theater, a market, a mosque, a school and common living spaces. In the two residential levels the houses are patio houses, there are also spaces dedicated to work and commerce. The two residential levels are connected by public pathways and green spaces that lead from the first residential level, up to the roof. There is also a system of vertical connections that unites all the floors, starting from the public level of the ground floor. The roof is characterized by the presence of a natural ventilation system consisting of solar chimneys, placed at the top of the courtyards of the patio dwellings.