L'analisi del discorso politico di matrice populista: un'indagine contrastiva dei fenomeni di scortesia verbale nei talk-show italiani e spagnoli

Abstract

Nel presente lavoro intendo indagare i fenomeni di scortesia verbale esibiti in contesti pubblico-mediatici da politici appartenenti alla sfera populista italiana e spagnola. L'analisi contrastiva ha seguito una metodologia corpus-based prendendo in considerazione interviste e dibattiti che affrontano questioni economiche e socioculturali ampiamente dibattute in entrambe le società, ed è stata condotta grazie al determinante contributo delle nuove teorie postulate da Culpeper (1996, 2005, 2011) , Bousfield (2008), Haugh & Bousfield (2012) e Taylor (2018). Questi autori hanno promosso un nuovo quadro teorico a cui ascrivere la scortesia verbale, discostandosi dalla letteratura moderna che manteneva una concezione anacronistica della stessa e che ne ignorava il carattere sistemico, volontario, occulto e argomentativo-persuasivo che ha generato l'interesse dell'analisi del discorso, della pragmatica socio e interculturale e di quella cognitiva. Effettivamente, le nuove prospettive postmoderne mi hanno permesso di coprire uno ampio spettro maggiormente rappresentativo delle produzioni linguistiche che veicolano scortesia, all’interno del quale i dati analizzati attraverso l'analisi contrastiva hanno riscontrato un'implementazione nell'uso di atti interrogativi, di marcatori di cortesia, di fallacie ad hominem e ad personam e di un maggiore utilizzo del sarcasmo mediante mock (im)politeness e atti linguistici considerati politicamente corretti.

The present work aims to investigate verbal impoliteness phenomena exhibited in public-media contexts by politicians belonging to Italian and Spanish populist parties. The contrastive analysis has followed a corpus-based methodology taking into account interviews and debates that address widely disputed economic and sociocultural issues in both societies. It has been carried out thanks to the decisive contribution of the new theories postulated by Culpeper (1996, 2005, 2011), Bousfield (2008), Haugh & Bousfield (2012) and Taylor (2018). These authors have advanced a new theoretical framework in which we can ascribe impoliteness strategies. Departing from modern linguists, who committed to an anachronistic view of it and ignored its systemic, voluntary, withheld and argumentative-persuasive nature, postmodern approaches have unleashed the interest of discourse analysis, socio and intercultural pragmatics and the cognitive one. Indeed, the breaking postmodern perspective has allowed me to cover a broad and more representative spectrum of linguistic productions that convey impoliteness. With reference to it, the data analyzed through contrastive analysis has highlighted an implementation in the use of interrogative acts, politeness markers, ad hominem and ad personam fallacies, in addition to a greater use of sarcasm conveyed through mock (im) politeness and politically correct speech acts.