Analisi delle criticità dell'architettura penitenziaria italiana e formulazione delle linee guida progettuali per il reinserimento sociale del detenuto. Il caso studio della Casa Circondariale di Genova Marassi.

Abstract

La seguente tesi ha per oggetto lo studio dell’architettura penitenziaria italiana tra criticità ed emergenze, per delineare delle proposte di miglioramento in vista del reinserimento sociale del detenuto, assumendo come caso studio la Casa Circondariale di Genova Marassi. L'obiettivo del lavoro è stato definire il contesto storico-culturale che ha strutturato e determinato l’idea di pena e l'immagine del carcere in Italia. Attingendo a fonti normative, report e ricerche nazionali e internazionali è stato possibile evidenziare come in Italia non siano ancora stati formulati strumenti programmatici per l'architettura penitenziaria. La ricerca ha portato alla definizione di parametri progettuali da applicare per la realizzazione di nuovi istituti, o per l'intervento su strutture esistenti, al fine di proporzionare la disponibilità degli spazi detentivi con altri ambienti destinati ad attività complementari trattamentali, riconoscendo il reinserimento sociale del detenuto come unico fine della pena detentiva.

The following research focuses on the study of Italian prison architecture in it's own emergencies to define proposals for improvement in view of the social reintegration of the prisoner. The case study has been the Genoa Marassi Prison. The goal of the work was to define the historical-cultural context that structured the idea of punishment and the image of the prison in Italy. Drawing on regulatory sources, reports and national and international researches it has been possible to highlight how in Italy have not yet been formulated policy tools for prison architecture. The research has led to the definition of design parameters to be applied for the construction of new institutes, or for intervention on existing structures, in order to match the availability of detention spaces with other environments intended for treatment activities. The social reintegration of the detainee has been taken as the sole purpose of imprisonment.