L'Unione Africana, l'evoluzione delle operazioni di mantenimento di pace e i complessi di sicurezza regionali.

Abstract

Il Corno d'Africa continua ad affrontare complesse sfide alla sicurezza. Nonostante gli sforzi per il mantenimento della pace a livello regionale e internazionale, persistono conflitti armati e insurrezioni. Numerosi Stati hanno vissuto e vivono gravi episodi di violenza politica, mentre l'instabilità e l'insicurezza delle risorse idriche e alimentari portano a migrazioni forzate e crisi umanitarie. Anche il rinnovato interesse da parte di varie nazioni in concorrenza tra loro per il controllo strategico della regione minacciano di portare nuove sfide alla sicurezza. Ad esempio, La cooperazione internazionale per reprimere la pirateria marittima maschera un insieme di relazioni in cui attori come Cina, Stati Uniti e Stati del Golfo competono per ottenere o confermare la propria influenza, creando nuove alleanze e dinamiche di potere che, in una regione con molte fragilità politiche, economiche ed etniche rischiano di causare ulteriori conflitti. Gli Stati della regione stanno subendo trasformazioni radicali che modificheranno drasticamente il panorama della sicurezza negli anni a venire. Dopo decenni di relazioni ostili apparentemente intrattabili, Etiopia ed Eritrea hanno fatto pace. In Sudan, i risultati del rovesciamento di al-Bashir non sono ancora chiari, ma sicuramente avranno conseguenze significative per i suoi vicini e non solo. Questi cambiamenti, in concomitanza con il conflitto prolungato in Sud Sudan e la continua minaccia del jihadismo in Somalia, illustrano la natura complessa delle relazioni di sicurezza in questa regione.

The Horn of Africa continues to face complex security challenges. Despite regional and international peacekeeping efforts, armed conflicts and insurgencies persist. Numerous states have experienced and continue to experience serious episodes of political violence, while instability and insecurity in water and food resources lead to forced migration and humanitarian crises. Renewed interest by various competing nations for strategic control of the region also threatens to bring new security challenges. For example, international cooperation to crack down on maritime piracy masks a set of relationships in which actors such as China, the United States, and the Gulf States compete to gain or confirm influence, creating new alliances and power dynamics that, in a region with many political, economic, and ethnic fragilities risk causing further conflict. States in the region are undergoing radical transformations that will dramatically alter the security landscape in the years ahead. After decades of seemingly intractable hostile relations, Ethiopia and Eritrea have made peace. In Sudan, the results of al-Bashir's overthrow are not yet clear, but they will surely have significant consequences for his neighbors and beyond. These changes, in conjunction with the protracted conflict in South Sudan and the continuing threat of jihadism in Somalia, illustrate the complex nature of security relations in this region.