Valutazione dei protocolli della Società Italiana di Neonatologia per l'Encefalopatia Ipossico-Ischemica: implicazioni per il Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale (STEN). Esperienza dello STEN Gaslini 2016-2020.

Abstract

Introduzione: L’asfissia è un evento perinatale ubiquitario. Una delle possibili complicanze è l’encefalopatia ipossico-ischemica. L’introduzione del trattamento ipotermico ha ridotto la gravità della patologia e prima viene effettuata migliore sarà l’outcome. Le raccomandazioni della Società Italiana di Neonatologia (SIN) forniscono indicazioni ai centri di I-II livello sul trasferimento del neonato in un centro di III livello attivando il Servizio di Trasporto Neonatale (STEN). Obiettivo: Valutare se i pazienti per i quali è stato attivato lo STEN rispondano ai requisiti delle linee guida SIN oppure se ci siano stati trasferimenti impropri. Metodi: In questo studio retrospettivo monocentrico sono stati inclusi 117 neonati nati in Liguria nel periodo 2016-2020 afferenti al Gaslini mediante STEN per valutazione per asfissia perinatale. I punti nascita sono stati suddivisi in funzione della distanza dal Gaslini in più o meno 100 Km. I pazienti sono stati sottoposti presso il nostro reparto ad esame neurologico (Sarnat&Sarnat) e a monitoraggio aEEG. Dell’intera coorte abbiamo valutato: età gestazionale, peso, APGAR al 1’ e 5’, pH ed EB cordonale o neonatale entro 1h dalla nascita. Risultati: La mediana per l’Apgar score al 1’ e 5’ era rispettivamente 3 e 6. La mediana del pH è risultata di 6,99 mentre la mediana del EB -15 mmol/l. Sono stati sottoposti ad ipotermia 45,3% dei pazienti, questi avevano almeno uno tra aEEG ed esame neurologico risultante patologico. Inoltre non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa per il trattamento ipotermico tra i due gruppi suddivisi per distanza del centro trasferente. Conclusioni: Tutti i pazienti presentavano almeno 1 criterio che giustificava il trasferimento. La presenza di un solo valore patologico (pH, Apgar, EB), indipendentemente dal quadro clinico presentato e senza attendere la sua eventuale evoluzione, sembrerebbe essere sufficiente per la decisione di trasferire il paziente in un centro specializzato

Introduction: Asphyxia is a ubiquitous perinatal event. Hypoxic-ischemic encephalopathy is one of the possible complications. The introduction of hypothermic treatment has reduced the severity of the disease, and the sooner the therapy is performed, the better will be the outcome. The recommendations of the SIN provide indications to the I-II level centers to decide to transfer the newborn to a III level center by activating the STEN. Objective: To evaluate if the patients for whom the STEN was activated for asphyxia met the requirements of the SIN guidelines or if there had been improper transfers. Methods: In this single-center retrospective study, 117 children born in Liguria in the period 2016-2020 and affered to Gaslini by STEN for evaluation for perinatal asphyxia were included. Birth points were divided into two groups according to the distance from Gaslini. The patients were subjected to neurological examination (Sarnat & Sarnat) and to aEEG monitoring in our department. We evaluated the entire cohort for gestational age, weight, APGAR at 1 'and 5', pH and cordonal or neonatal EB within 1 hour of birth. Results: The median Apgar score was 3 and 6 at 1 'and 5' respectively. The median of pH was 6.99 while the median of EB was -15 mmol/l. A pathological aEEG was found in 24% of patients. 45.3% of patients underwent hypothermia. Furthermore, there was no statistically significant difference for the hypothermic treatment between the two groups divided by distance of the transferring center. Conclusions: All patients had at least 1 criterion justifying the transfer. The presence of a single pathological value (pH, Apgar, EB), regardless of the clinical picture and without waiting for its possible evolution, would seem to be sufficient for the decision to transfer the patient to a specialized center.