Effetti della posticipazione dei trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita di II livello sugli outcomes riproduttivi

Abstract

A causa della recente pandemia da Sars-cov2, è stata posta maggiore attenzione sugli effetti della posticipazione dei trattamenti di PMA di II livello, con recenti dati che affermano l’assenza di modifiche dell’outcome con una attesa fino a 180 giorni. L’obiettivo primario di questo studio retrospettivo è la valutazione degli outcomes riproduttivi in caso di una posticipazione del trattamento fino a 12 mesi. Sono state incluse donne sottoposte a PMA di II livello tra il 2015 e il 2021, considerando solo i dati dei primi cicli a fresco. Il campione è stato diviso in due gruppi in base all’attesa: il primo con una attesa tra 0 e 6 mesi (N=364) e il secondo con una attesa tra 7 e 12 mesi (N=137). Sono inoltre stati valutati gli stessi outcomes in un sottogruppo di pazienti con ridotta riserva ovarica (AMH<1,2 ng/ml) stratificate in base all’attesa in base all’attesa (0-6 mesi N=156 versus 7-12 mesi N=49). Gli outcomes valutati sono Live Birth Rate (LBR), Pregnancy rate (PR), ciclo interrotto prima del transfer e Abortion Rate (AR). L’unica differenza statisticamente significativa tra i due gruppi iniziali era l’attesa media (3.2 ± 2.0 vs 8.6 ± 1.5, p<0.001). L’analisi dei dati ci ha permesso di dimostrare che età e riserva ovarica al primo accesso hanno un effetto importante e ben dimostrato sugli outcomes riproduttivi, mentre una posticipazione del trattamento fino a 12 mesi dal primo colloquio non sembra avere effetti altrettanto significativi sugli outcomes (PR, OR 1.32, 95% C.I. 0.8-2.17). Per quanto riguarda le pazienti con ridotta riserva ovarica: la loro prognosi è scarsa e non si sono riscontrate variazioni significative negli outcomes riproduttivi al primo ciclo a seconda di trattamento immediato o ritardato.

Due to the recent Sars-cov2 pandemics, more attention was put on the effects of postponing II level ART treatments. Recent data confirms the absence of outcome modifications in case of a 180-days wait. The primary goal of this retrospective study is the evaluation of reproductive outcomes with a treatment posticipation up to 12 months. Women undergoing II level ART from 2015 to 2021 were included and only datas from their first fresh cycle were considered. The database was divided in two groups based on waiting: the first group with a wait of 0-6 months (N=364) and the second with a wait of 7-12 months (N=137). The same outcomes were subsequently evaluated in a subgroup of women with reduced ovarian reserve (AMH>1,2 ng/ml), stratifying them using the time to treatment (0-6 months N=156 versus 7-12 months N=49). The evaluated outcomes were Live Birth Rate (LBR), Pregnancy Rate (PR), stopped cycle before embryo transfer and Abortion Rate (AR). Between the two groups, only the medium wait was a statistically significant difference (3.2 ± 2.0 vs 8.6 ± 1.5, p<0.001). Data analysis was able to demonstrate that age and ovarian reserve at first treatment have an important and well demonstrated effect on reproductive outcomes, while a posticipation of II level ART treatments up to 12 months from first examination has no significative effects on outcomes (PR, OR 1.32, 95% C.I. 0.8-2.17). Regarding patients with reduced ovarian reserve: their prognosis is poor and no difference in reproductive outcome at first treatment was found considering the immediate or delayed treatment.