Surrogazione di maternità e riconoscimento dello status di figlio alla luce della più recente giurisprudenza.

Abstract

L’elaborato tratta il tema della surrogazione di maternità, una tecnica di procreazione medicalmente assistita per mezzo della quale una donna si impegna a portare avanti e a partorire un bambino non per sé ma per una coppia, eterosessuale o omosessuale, oppure persone single. Il primo capitolo tratta della tecnica della surrogazione di maternità e di come questa sia disciplinata o meno nei vari ordinamenti. Pur tenendo in considerazione un contesto internazionale l’attenzione è stata puntata in particolare sull’ordinamento italiano. L’analisi è stata suddivisa in due diversi archi temporali: il primo antecedente la legge n. 40 del 2004, che ha introdotto il divieto, penalmente sanzionato, di surrogazione di maternità, ed il secondo susseguente a tale legge. È stato inoltre approfondito il tema della rilevanza penale di tale procedura commessa all’estero dai cittadini italiani. Il secondo ed ultimo capitolo affronta, invece, il tema dello status giuridico dei bambini nati all’estero da surrogazione di maternità alla luce della più recente giurisprudenza italiana e sovranazionale. In particolare vengono esaminate la sentenza delle Sezioni unite della corte di cassazione n. 12193 del 2019 e la sentenza della Corte costituzionale n. 33 del 2021 alla luce degli standard di tutela richiesti dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Tale analisi ha condotto alla considerazione che lo strumento dell’adozione in casi particolari, individuato dalla Corte di cassazione come strumento che accorda rilevanza giuridica al rapporto fra il bambino ed il genitore di intenzione non tutela adeguatamente i migliori interessi del bambino, con la conseguenza che si ritiene necessario l’intervento del legislatore in materia.

The paper deals with the subject of surrogacy, a medically assisted procreation technique by which a woman undertakes to carry on and give birth to a child not for herself but for a couple, heterosexual or homosexual, or single people. The first chapter deals with the technique of maternity subrogation and how it is regulated or not in the various legal systems. While taking into account an international context, particular attention was paid to the Italian legal system. The analysis was divided into two different time frames: the first before Law No. 40 of 2004, which introduced the criminally sanctioned prohibition of maternity subrogation, and the second following that law. The issue of the criminal relevance of this procedure committed abroad by Italian citizens was also discussed in depth. The second and final chapter, on the other hand, deals with the legal status of children born abroad by maternity subrogation in the light of the most recent Italian and supranational jurisprudence. In particular, the judgment of the United Chambers of the Court of Cassation No. 12193 of 2019 and the judgment of the Constitutional Court No 33 of 2021 are examined in the light of the standards of protection required by the European Court of Human Rights. This analysis led to the consideration that the instrument of adoption in particular cases, identified by the Court of Cassation as an instrument that accords legal importance to the relationship between the child and the parent of intention, does not adequately protect the best interests of the child, with the consequence that it is considered necessary for the legislator to intervene in this matter.