Valore prognostico dell'Ipovitaminosi D nelle Neoplasie Neuroendocrine

Abstract

La Vitamina D (VitD) è un pro-ormone il cui ruolo è stato recentemente riscoperto, in quanto sembra sia coinvolta in un sempre maggior numero di processi metabolici, immunitari e neoplastici. Solo pochi studi hanno analizzato la relazione che intercorre tra questa vitamina e le neoplasie neuroendocrine (NEN), registrando una correlazione tra l’ipovitaminosi ed un peggioramento della prognosi di queste neoplasie. Scopo dello studio è stato quello di valutare la prevalenza di deficit di VitD in pazienti con NEN, in confronto alla popolazione generale sana. Inoltre, si è voluto esplorare il possibile ruolo del deficit di VitD come fattore di rischio di progressione o come fattore prognostico per NEN correlando l’ipovitaminosi D e/o la supplementazione con VitD alla presenza di metastasi alla diagnosi di NEN, alla sopravvivenza globale (overall survival, OS) ed a quella libera da progressione (progression free survival, PFS). Sono stati raccolti i dati in uno studio retrospettivo prospettico, che ha arruolato un gruppo di 204 soggetti affetti da NEN che rispettassero i criteri di inclusione (valori disponibili di VitD, metabolismo Ca-P, PTH e che non fossero insufficienti renali, insufficienti epatici, affetti da iperparatiroidismo primitivo o grandi obesi). L’analisi statistica ha confermato che l’ipovitaminosi D è più frequente nei pazienti affetti da NEN rispetto alla popolazione generale (p=0,001) ed anche l’utilità di un eventuale supplementazione. Infatti, l’ipovitaminosi D alla diagnosi sembra essere correlata ad un peggior outcome della malattia neoplastica (OS peggiore nei pazienti ipovitaminosici, p=0,042). Inoltre, la supplementazione efficace con 25OH-vitD è risultata associata ad una miglior OS (p=0,036). In conclusione, si consiglia il monitoraggio della VitD, alla diagnosi e durante il follow-up, in modo da poter avviare una supplementazione efficace in caso di ipovitaminosi.

Vitamin D (VitD) is a pro-hormone whose role has recently been rediscovered, as it appears to be involved in an increasing number of metabolic, immune and neoplastic processes. Only a few studies have analyzed the relationship between this vitamin and neuroendocrine neoplasms (NEN), recording a correlation between hypovitaminosis and a worsening of the prognosis of these neoplasms. The aim of the study was to evaluate the prevalence of VitD deficiency in patients with NEN, in comparison to the general healthy population. Furthermore, we wanted to explore the possible role of VitD deficiency as a risk factor for progression or as a prognostic factor for NEN by correlating hypovitaminosis D and/or supplementation with VitD to the presence of metastases, to diagnosis of NEN, to overall survival (overall survival, OS) and progression free survival (PFS). Data were collected in a prospective retrospective study, which enrolled a group of 204 subjects with NEN who met the inclusion criteria (available values of VitD, Ca-P metabolism, PTH and who were not renal insufficient, hepatic insufficient, suffering from hyperparathyroidism primitive or large obese). Statistical analysis confirmed that hypovitaminosis D is more frequent in patients with NEN than in the general population (p = 0,001) and also the usefulness of any supplementation. In fact, hypovitaminosis D at diagnosis seems to be related to a worse outcome of the neoplastic disease (worse OS in hypovitaminosis patients, p = 0,042). Furthermore, effective supplementation with 25OH-vitD was associated with improved OS (p = 0,036). In conclusion, it is recommended to monitor VitD, at diagnosis and during follow-up, in order to start an effective supplementation in case of hypovitaminosis.