La qualità di cura è un predittore di variabilità dei principali fattori di rischio per complicanze nel diabete di tipo 2: risultati di uno studio longitudinale retrospettivo in Italia

Abstract

Numerosi articoli evidenziano un’associazione tra variabilità di parametri clinici (HbA1, PS, colesterolo e acido urico) e rischio di sviluppo di complicanze dei pazienti affetti da diabete di tipo II.Lo scopo di questa analisi è indagare la correlazione tra qualità di trattamento e variabilità dei suddetti parametri. Per valutare la qualità di assistenza fornita è stato usato il Q score, un punteggio riassuntivo che rappresenta un indicatore validato di qualità complessiva.Il punteggio varia da 0 a 40; più alto è il punteggio, migliore è la qualità dell'assistenza fornita dal centro diabetologico. Sono stati identificati i pazienti con cinque o più misurazioni di parametri clinici dopo la valutazione del Q score. Le analisi di regressione lineare multipla hanno valutato il ruolo del Q score nel predire la variabilità dei diversi parametri. Complessivamente, sono stati analizzati 273.888 pazienti. Tutti i parametri considerati presentano un’aumentata variabilità con la diminuzione dei valori del Q score. All'analisi di regressione lineare multivariata, rispetto a un Q score >25, un punteggio <15 era associato a una variazione significativamente maggiore di HbA1c, pressione sanguigna, acido urico, colesterolo totale e colesterolo LDL e a una variazione inferiore del colesterolo HDL. L'analisi dei coefficienti β standardizzati mostra che il Q score ha un impatto maggiore sulla variabilità di HbA1c (0,34; P <0,0001), pressione sanguigna sistolica (0,21; P <0,0001), colesterolo totale (0,21; P <0,0001), e colesterolo LDL (0,20; P <0,0001). La qualità dell’assistenza si associa alla variabilità dei parametri clinici, considerati come fattori di rischio per lo sviluppo di complicanze. Il raggiungimento dei target clinici definiti associato alla minor variabilità dei valori stessi deve rappresentare, lo scopo delle iniziative di miglioramento della qualità di assistenza.

Numerous articles highlight an association between variability in clinical parameters (HbA1, PS, cholesterol and uric acid) and risk of developing complications in patients with type II diabetes.The purpose of this analysis is to investigate the correlation between quality of care and variability in these parameters. To assess the quality of care provided, the Q score was used, a summary score that represents a validated indicator of overall quality.The score ranges from 0 to 40; the higher the score, the better the quality of care provided by the diabetes center. Patients with five or more clinical parameter measurements were identified after Q score assessment. Multiple linear regression analyses assessed the role of the Q score in predicting the variability of different parameters. A total of 273,888 patients were analyzed. All parameters considered showed increased variability with decreasing Q score values. At multivariate linear regression analysis, compared with a Q score >25, a score <15 was associated with significantly greater change in HbA1c, blood pressure, uric acid, total cholesterol, and LDL cholesterol and less change in HDL cholesterol. Standardized β coefficient analysis shows that Q score has a greater impact on variability in HbA1c (0.34; P <0.0001), systolic blood pressure (0.21; P <0.0001), total cholesterol (0.21; P <0.0001), and LDL cholesterol (0.20; P <0.0001). Quality of care is associated with variability in clinical parameters, which are considered risk factors for the development of complications. The achievement of the defined clinical targets associated with the lower variability of the values themselves must represent the aim of the initiatives to improve the quality of care.