Il linguaggio medico della musica: esperienza di musicoterapia nel reparto Hospice dell’IRCCS San Martino di Genova

Abstract

Introduzione e scopo dello studio La medicina palliativa è definita come “un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione ed il sollievo della sofferenza, per mezzo di un’identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale”. All’Hospice Maria Chighine del Policlinico San Martino di Genova il Prof Michele Gallucci ha introdotto le medicine integrative con lo scopo di valutare la loro efficacia sulla qualità di vita dei pazienti, sull’accettazione della malattia, sulla consapevolezza della fine vicina e per osservare se esse sono in grado di riempire di significato più intenso le ultime settimane di vita di queste persone. Tra queste, si sta sperimentando il contributo dato dalla musicoterapia Metodi Considerando la breve permanenza dei pazienti in reparto, con un’unica seduta di musicoterapia effettuata dal musicoterapista Dott Davide Ferrari si è cercato di valutare l’impatto della stessa attraverso il feedback del paziente, questionari dedicati e l’uso di parole chiave, indicanti una eventuale migliore efficacia comunicativa fra pazienti e personale medico Risultati e conclusioni L’epidemia da Covid19 non ha permesso una raccolta di dati congrua a quella inizialmente prevista; tuttavia, basandosi sulla letteratura al riguardo, i dati da noi raccolti permettono di sostenere l’ipotesi che, con il contributo della musicoterapia, il paziente riesca meglio ad esplorare la propria condizione ed ad esprimere le sue esperienze di vita, con racconti e visioni meritevoli di essere analizzati in chiave psicoanalitica. Il paziente sembra riuscire a comunicare meglio, con maggiore consapevolezza ed espressività, i propri bisogni e sentimenti, sia ai propri parenti, sia soprattutto agli operatori sanitari, agevolando e migliorando così la pratica assistenziale

Introduction and objective of study Palliative medicine is defined as "an approach that improves the quality of life of patients and of their families, all of whom face problems inherent to an incurable disease, through prevention and bringing relief as well as through early identification and treatment both of pain and of other aspects of a physical, psychosocial and spiritual nature". At the Maria Chighine Hospice of the San Martino Polyclinic in Genoa, Prof. Michele Gallucci has introduced integrative medicine to evaluate its effectiveness on the patients’ quality of life, their acceptance of the disease and their awareness of the approaching end, in order to see if they could fill the last weeks of their lives with more intense and profound meanings. The usefulness of music therapy is being examined from this point of view. Methods Taking into consideration the patients' brief stay in the ward, we tried to evaluate the impact of music therapy on them during a single music therapy session offered by the music therapist Dr. Davide Ferrari. By way of feedback patients were asked to fill in dedicated questionnaires and their use of keywords indicated a possible improvement in communicative effectiveness between them and the medical staff. Results and conclusions The Covid-19 epidemic prevented us from continuing our data collection with the initially envisaged congruity. However, the data we have collected, when compared to the existing literature on the subject, allow us to support the hypothesis that, thanks to the contribution of music therapy, patients are able to analyse their own condition and express their life experiences better, recounting stories and visions worthy of a close scrutiny in a psychoanalytic key. Patients seem to be able to communicate their needs and feelings better and with greater awareness and expressiveness, both with respect to their relatives and, above all, to the health care workers, thus facilitating and improving the care practice.