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dc.contributor.advisorAveto, Andrea <1977>
dc.contributor.advisorMorando, Simona <1970>
dc.contributor.authorPapa, Valeria <1989>
dc.date.accessioned2021-03-18T15:04:07Z
dc.date.available2021-03-18T15:04:07Z
dc.date.issued2021-03-10
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3382
dc.description.abstractIl rapporto che lega sport e letteratura ha subito profonde trasformazioni nel corso dei secoli: la pratica sportiva ha da sempre accompagnato l’uomo, ma il ruolo assunto nella sua quotidianità non è mai stato e non è tuttora universalmente valido e riconosciuto. Le attività che hanno riscosso maggior successo, i valori che le accompagnavano, il ruolo che assumevano nel contesto sociale e conseguentemente il modo di raccontarle sono state fortemente influenzate dall’ambiente culturale predominante. Durante il Novecento lo sport è andato assumendo un ruolo sempre più centrale nell’ambito dell’informazione italiana. Letteratura e giornalismo sono entrati in contatto, uniti dal primato della parola, anche se le finalità di questi due mondi erano e sono tutt’oggi molto distanti. Inoltre il mondo culturale, a tratti ancora per tutto il secolo, stentava a superare i due concetti di scrittura “alta” e “bassa”, di letteratura e giornalismo, poiché l’opera di fantasia a tema sportivo e la narrazione in forma letteraria di un evento agonistico realmente accaduto, sembravano seguire due spinte contrarie. La presenza di Giovanni Arpino, Oreste del Buono e Mario Soldati come cronisti al Mondiale spagnolo del 1982 e le loro testimonianze sono un passo fondamentale del percorso di legittimazione che la scrittura sportiva ha avviato all’interno dell’ambiente culturale italiano. Leggere le loro cronache permette di cogliere quanto di umano, di sociale, di politico ci sia nello sport e quanto anche tale realtà meriti attenzione e dignità letteraria a pieno titolo.it_IT
dc.description.abstractSport and literature relationship has undergone profound transformations over the centuries: sport has always accompanied man, but it’s role assumed in humans daily life has never been and is still not universally valid and recognized. Sport and literature role and the way of describing them were influenced by the predominant cultural environment. During the twentieth century, sport took on an increasingly central role in the context of Italian information. Literature and journalism have come into contact, united by “words”, even if the purposes of these two worlds were and still are very distant today. The cultural world, at times throughout the century , struggled to overcome the two concepts of "high writing" for literature and "low writing” for journalism. The presence of Giovanni Arpino, Oreste del Buono and Mario Soldati as reporters at the 1982 Spanish World Cup and their testimonies are a fundamental step in the legitimacy path that sports writing has started within the Italian cultural environment. Reading their articles is important to understand how much of human, social and political there is in sport and how much this reality also deserves attention and literary dignity.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleLetteratura, giornalismo e sport: Giovanni Arpino, Oreste del Buono e Mario Soldati ai Mondiali di calcio 1982it_IT
dc.title.alternativeLiterature, journalism and sport: Giovanni Arpino, Oreste del Buono and Mario Soldati at the 1982 Football World Cupen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurL-FIL-LET/11 - LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2019/2020
dc.description.corsolaurea8462 - LETTERATURE E CIVILTA' MODERNE
dc.description.area4 - LETTERE E FILOSOFIA
dc.description.department100017 - DIPARTIMENTO DI ITALIANISTICA, ROMANISTICA, ANTICHISTICA, ARTI E SPETTACOLO


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