Nella biblioteca di Gianvincenzo Pinelli. Studi sul codice Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 72 inf.

Abstract

Questo studio si propone di indagare il codice Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 72 inf. (gr. 1025), che apparteneva a Gianvincenzo Pinelli (1535-1601) e fu compilato negli anni della censura controriformistica. Lo scopo è comprendere la sua importanza nella tradizione del testo degli Excerpta Historica Constantiniana de Legationibus (metà X secolo), i criteri pinelliani di selezione e i motivi di interesse per gli autori compresi nella silloge. Il codice è densamente annotato con postille di importanza filologica, che rispecchiano le caratteristiche codicologiche dei manoscritti degli Excerpta de Legationibus (EL) per la conoscenza di alcuni manoscritti della tradizione degli EL, per cui Pinelli attinge a quattro codici, non tutti conservati. Viene fornita una trascrizione diplomatica dei latina del manoscritto, con riflessioni di carattere filologico e alcune osservazioni paleografiche, qualora esse siano particolarmente significative. Sono dedicati due capitoli all’inquadramento storico su Pinelli, sul copista dei testi greci Camillo Zanetti e sulla silloge bizantina degli Excerpta de Legationibus; altri due capitoli sono incentrati sugli elementi rilevanti del codice per la tradizione testuale della silloge e per l’analisi dei possibili criteri di selezione dei testi greci. Secondo i dati raccolti, i testi greci copiati nel codice erano ancora inediti negli anni ’80 del XVI secolo: per questo Pinelli li fece copiare da Zanetti, con l’auspicio di una futura pubblicazione. Dopo la morte di Pinelli, la maggior parte dei testi fu pubblicata da David Hoeschel (1603), per cui quest’ultimo (o un altro filologo) potrebbe essere stato il destinatario del codice pinelliano. La presente ricerca include, tra gli altri risultati, uno studio sulle diverse mani di scrittura, una possibile identificazione dei perduti antigrafi e una probabile datazione per il codice (indicativamente 1582-1587).

This study aims to investigate the codex Milano, Biblioteca Ambrosiana, G 72 inf. (gr. 1025), which belonged to Gianvincenzo Pinelli (1535-1601) and was compiled under the Counter-Reformation censorship. The aim is to understand its importance in the tradition of the text of the Excerpta Historica Constantiniana de Legationibus (mid-10th century), the Pinelli’s selection criteria and the interest in the authors included in the collection. The codex is densely annotated with comments of philological importance, which reflect the codicological features of manuscripts of the Excerpta de Legationibus (EL) for the knowledge of some manuscripts of the tradition of the Excerpta de Legationibus, therefore Pinelli gains four codices, not all preserved. A diplomatic transcription of the latina of the manuscript is provided, with philological considerations and some paleographic observations, if they are particularly significant. Two chapters are dedicated to place in a historical context Pinelli, the scribe Camillo Zanetti and the Byzantine collection of the Excerpta de Legationibus; two other chapters focus on the relevant data of the codex for the textual tradition of the collection and for the analysis of the possible selection criteria of Greek texts. According to the relevant data, the Greek texts collected in the codex were still unpublished at the time (1580s): this is why Pinelli had them copied by Zanetti, hoping for a future publication. After Pinelli’s death, most of them were published by David Hoeschel (1603); therefore, the latter (or another philologian) might have been the addressee of the codex. The present research includes, among other results, a study of the different hands and handwritings, a possible identification of the lost antigrapha and a probable date for the codex (approximately 1582-1587).