una nuova sistematica per la compattazione di osso di bassa qualità tramite frese rotanti

Abstract

lo scopo di questo studio, è quello di analizzare la Tecnica di Osteodensificazione Mediante Frese, e i benefici del processo di Osteodensificazione sopratutto in osso di scarsa qualità, D3 e D4 nella Classificazione di Misch. Sono state trattate anche le altre metodiche principali in grado di aumentare la densità ossea del sito Implantare, ossia La tecnica Manuale degli Osteotomi, e il Magnetic Mallet. Si è fatta una revisione della letteratura presente, focalizzata sull’utilizzo delle Frese Osteodensificanti, facendo emergere i seguenti vantaggi: l’aumento della densità ossea lungo tutto il sito osteotomico, L’aumento del contatto Osso-Impianto, La possibilità si espansione della cresta, e in particolare l’aumento di stabilità primaria, in osso di scarsa qualità. Oltre che non rilevare particolari svantaggi o problematiche, presenti nelle altre tecniche: Infatti la tecnica dell’osteotomo manuale può creare Fratture legate all’utilizzo del martello chirurgico, oltre che indurre la Vertigine Parossistica Benigna (VPB), mentre istologicamente si è osservato che il fenomeno di Osteodensificazione con questa tecnica riguarda principalmente l’area apicale del sito e non le pareti. Quest’ultimo svantaggio permane anche nel Magnetic Mallet, anche se i primi due vengono meno. Inoltre si è osservato che in letteratura la densità ossea e la stabilità primaria raggiunta con la tecnica delle Frese risulta più alta rispetto alle altre metodiche. Dopo aver esaminato la letteratura, lo studio è proseguito, analizzando 2 case report trattati con Frese Osteodensificanti in siti che presentavano un Osseodensità di Tipo D4. In conclusione questo studio ha confermato quanto già asserito dalla letteratura presente, registrando una stabilità primaria maggiore di 40N in entrambi i case report, e quindi ha riportato la capacità del processo di Osteodensificazione mediante frese di garantire un ottima stabilità primaria implantare in un Osso di scarsa qualità.

The purpose of this study, is to analyze the Osteodensification Technique Using Drills, and the benefits of the Osteodensification Process especially in poor quality bone, D3 and D4 in the Misch Classification. The other main methods able to increase the bone density of the implant site, the Manual Osteotome Technique and the Magnetic Mallet, were also discussed. A review of the present literature has been made, focused on the use of Osteodensifying Drills, highlighting the following advantages: the increase in bone density along the entire osteotomy site, the increase in bone to implant contact, the possibility of crest expansion, and in particular the increase in primary stability, in poor quality bone. In addition to not detecting particular disadvantages or problems, present in other techniques: In fact, the manual osteotome technique can create fractures related to the use of the surgical hammer, as well as induce Benign Paroxysmal Vertigo (VPB), while histologically it has been observed that the phenomenon of Osteodensification with this technique mainly concerns the apical area of the site and not the walls. The latter disadvantage also remains in the Magnetic Mallet, even if the first two are missing. In addition, it has been observed that in the literature the bone density and primary stability achieved with the technique of Drills is higher than in other methods. After reviewing the literature, the study continued, analyzing 2 case reports treated with Osteodensifying Burrs in sites that had an Osseodensity Type D4. In conclusion, this study confirmed what already stated in the literature, recording a primary stability greater than 40N in both case reports, and then reported the ability of the process of Osteodensification using drills to ensure excellent primary implant stability in a bone of poor quality.